Padre a 60 anni: pro e contro di essere un genitore anziano

Quante volte vi è capitato di scambiare un padre per un nonno? Negli ultimi tempi sono sempre di più gli uomini che decidono di avere un figlio tardi magari da donne molto più giovani sposate in seconde nozze. Ma qual’è il futuro per questi figli?

Si parla spesso delle donne che decidono di diventare madri in età avanzata perché le si ritiene le uniche responsabili di eventuali malformazioni genetiche del feto; anche diventare padre a 60 anni o comunque quando si è avanti con l’età, però, sembra possa incidere su alcuni disturbi del futuro bambino. Inoltre diventare genitore quando non si è più giovanissimi può influire sulla vita del figlio, sia durante l’infanzia che in adolescenza. Ovviamente non si può affermare con certezza che avere un padre anziano ha conseguenze negative, ma è possibile.

Figli a rischio 
Uno studio svedese ha analizzato 2 milioni e mezzo di bambini nati tra il 1972 e il 2001 e i risultati hanno evidenziato che i piccoli nati da padri con un età compresa tra i 45 e i 79 anni, rispetto a quelli nati da genitori più giovani, rischiano maggiormente di sviluppare patologie come autismo, Deficit dell’Attenzione ed Iperattività e Disturbi bipolari. Inoltre sono più inclini al suicidio e all’abuso di droghe.
Per evitare di fare allarmismi però bisogna sottolineare che oltre all’età dei genitori, anche l’ambiente in cui cresce e si relazione, influiscono notevolmente sullo sviluppo del bambino.

Stanco e troppo permissivo
I bambini piccoli hanno principalmente bisogno di due cose: essere accuditi e amati e queste esigenze possono essere soddisfatte anche dall’uomo che diventa padre a 60 anni. Tuttavia non basta, perché quando il piccolo cresce ed inizia a scoprire il mondo ha bisogno di qualcuno che lo segue e lo sprona, e per fare ciò è necessaria tanta energia. Un genitore “anziano” può oggettivamente fare fatica a stare dietro al figlio che corre e si arrampica ovunque.
Quando poi il bambino crescerà, divenendo un adolescente, avrà bisogno di essere indirizzato, talvolta con severità; ma il rischio per un padre non più giovane è quello di diventare eccessivamente permissivo.

….Oppure iperprotettivo
Un altro rischio, opposto alle situazioni precedenti, è che il padre “anziano” sia iperprotettivo, quasi come un nonno, e per paura di ciò che accade nel mondo, impedisce al figlio di volare con le sue ali, e di sbagliare da solo. In questo è molto importante il ruolo della mamma, che spesso è più giovane, o dei fratelli maggiori.

I vantaggi di essere un padre adulto
Avere un bambino quando si è giovani, magari all’apice della carriera lavorativa, può voler dire trascurare la crescita del proprio figlio. Diventare padre a 60 anni, invece, significa poter trascorrere molto più tempo con lui e seguirlo nell’educazione.
L’importante però è mantenersi al passo con i tempi, imparare il linguaggio moderno, fare dello sport ed essere dinamici. In questo modo i figli non si accorgeranno di avere un padre diverso rispetto a quello dei compagni di scuola.

Fonte: http://www.amando.it/lui/mondo-maschile/padre-60-anni.html