
Sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser
Quando la natura decide diversamente: la Sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser e la possibilità di diventare madre grazie alla maternità surrogata
Ci sono donne che nascono senza la possibilità fisica di portare avanti una gravidanza. Non per scelta, non per ritardo o difficoltà momentanea, ma perché la natura ha deciso così. È il caso di chi è affetta dalla Sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser (MRKH) — una condizione rara, ma non così eccezionale come si pensa, che colpisce circa una donna su 4.500.
Che cos’è la Sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser
La MRKH è una malformazione congenita che comporta l’assenza (totale o parziale) dell’utero e, a volte, della parte superiore della vagina, pur lasciando intatti ovaie e ormoni.
Questo significa che le donne con questa sindrome hanno:
- un normale sviluppo sessuale;
- cicli ormonali regolari;
- un aspetto e una fertilità ovarica perfettamente sani.
Ciò che manca è soltanto il “nido” dove accogliere la vita: l’utero.
Di conseguenza, pur potendo produrre ovociti sani, queste donne non possono affrontare una gravidanza.
Il desiderio di maternità resta, e può essere realizzato
Scoprire da adolescenti o giovani adulte di non poter portare avanti una gravidanza è un colpo difficile da accettare. Tuttavia, oggi la medicina riproduttiva offre soluzioni concrete e sicure.
Una di queste è la maternità surrogata (gestazione per altri), grazie alla quale una donna con MRKH può diventare madre genetica del proprio bambino.
Come funziona:
- Gli ovociti della futura madre vengono prelevati e fecondati in laboratorio con il seme del partner.
- L’embrione ottenuto viene trasferito nell’utero di una donna che accetta di portare avanti la gravidanza in modo altruistico e controllato.
- Dopo la nascita, il bambino viene affidato ai genitori biologici.
Perché molte donne scelgono Biotexcom
La clinica Biotexcom a Kyiv è uno dei centri europei più avanzati in questo ambito.
Per le donne con Sindrome di MRKH, Biotexcom rappresenta una reale possibilità di diventare madri grazie a:
- Protocolli medici personalizzati, pensati per ogni condizione clinica;
- Tecnologie di fecondazione assistita all’avanguardia, che garantiscono tassi di successo elevati;
- Coordinatori che parlano la lingua della coppia, accompagnandola in ogni fase;
- Rigorosi standard di sicurezza e assistenza, che proteggono sia le gestanti sia le pazienti.
Dietro ogni percorso di maternità surrogata c’è una storia di coraggio, amore e fiducia nella scienza.
Per le donne con la Sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser, questa strada è spesso l’unica via per stringere tra le braccia il proprio bambino — un sogno che a Biotexcom diventa, giorno dopo giorno, una realtà concreta.
