Dopo molti anni di attività il centro “BioTexCom” è diventato famoso nei paesi europei non solo fra i clienti infertili ma anche fra i mass media. Di anno in anno ci sono sempre piu’ persone che desiderano fare un filmato sul lavoro della clinica. Ci sono stati molti documentari, articoli e persino libri sulla varietà dei programmi che offre la clinica, sulle storie delle madri surrogate e delle coppie europee che avevano effettuato un programma medico.
All’apertura della clinica nella capitale ucraina la dirigenza della clinica e tutto il team dei dottori e consulenti non immaginavano nemmeno come avrebbero potuto interessare tutta l’UE. Oggi è un centro medico moderno in continua espansione che è aperto alle coppie infertili straniere. Fra i casi piu’ eclatanti ci sono: una gravidanza di successo a 65 anni, una gravidanza dopo 13 anni di lotte con l’infertilità e molti casi assolti in tribunale. Tutto questo e molt’altro ha attirato l’attenzione dei mass media europei.
Come è noto, i programmi di maternità surrogata sono vietati quasi in tutti i paesi dell’Unione Europea. La donazione di ovuli, invece, è legale solo in alcuni paesi e spesso tale programma è attuato sotto le condizioni di poco interesse (sia per i pazienti sia per le donatrici). Invece in Ucraina tutte queste procedure sono legalizzate e regolamentate dalle apposite leggi locali. Questo è uno dei motivi per cui gli europei cercano alternative mediche fuori la loro patria.
Per molti cittadini tedeschi, francesi, italiani, spagnoli e inglesi l’Ucraina è diventata un luogo comodo per effettuare legalmente i programmi di PMA come maternità surrogata e ovodonazione.
I mass media stranieri non hanno potuto tralasciare il fatto di crescita del turismo medico in Ucraina filmando e documentando ogni singolo dettaglio. Di anno in anno i giornalisti dei paesi diversi venivano a Kiev apposta per fare un altro filmato intrigante sulla clinica ucraina che diventa sempre piu’ famosa in Europa. A suo turno la “BioTexCom” è sempre pronta per dare un motivo in piu’ per suscitare l’interesse dei giornalisti.