Ecografia Fetale: Quando si Fa, Come si Svolge e Perché è Importante
L’ecografia fetale è un esame fondamentale nella gestione della gravidanza. Grazie agli ultrasuoni, consente di monitorare lo sviluppo del feto, valutare lo stato di salute della madre e individuare eventuali anomalie. È una procedura non invasiva, sicura e indolore, eseguita più volte nel corso della gestazione.
Come si Svolge
L’ecografia viene eseguita attraverso una sonda ecografica che può essere:
- Transvaginale: nelle prime settimane, quando l’utero è ancora basso e piccolo, consente una visione più chiara dell’embrione.
- Addominale: usata a partire dal secondo trimestre, quando il feto è più grande e meglio visibile dall’esterno.
Durante l’esame, il medico applica un gel sulla pelle o introduce la sonda (nel caso della transvaginale) per ottenere immagini in tempo reale.
Calendario delle Ecografie nel Nostro Protocollo
Nel nostro centro, seguiamo un calendario ecografico intensificato rispetto allo standard, con controlli ogni 3–5 settimane per una valutazione più accurata e costante.
- Dopo il test positivo delle β-hCG
▸ Prima ecografia transvaginale a 2–3 settimane di distanza.
▸ Seconda ecografia transvaginale dopo altre 2–3 settimane.
▸ Scopo: confermare la gravidanza, la sede intrauterina, la presenza di battito cardiaco e l’evoluzione iniziale. - Ecografia tra 12–13 settimane
▸ Bi-test: valutazione combinata con esami del sangue e parametri ecografici per stimare il rischio di anomalie cromosomiche. - Tra 16–17 settimane
▸ Ecografia + Tri-test (esame ematochimico di screening prenatale). - Tra 20–22 settimane
▸ Ecografia morfologica: controllo dettagliato dell’anatomia fetale, della placenta e del liquido amniotico. - Controlli ecografici successivi
▸ 24–26 settimane
▸ 28–30 settimane
▸ 32–34 settimane
▸ 36–38 settimane
▸ Se necessario, ulteriore ecografia a 39–41 settimane
A partire da 28–30 settimane, oltre alle ecografie, iniziamo anche un monitoraggio settimanale con tracciato cardiotocografico (CTG), per osservare l’attività cardiaca del feto e la frequenza delle contrazioni uterine. Anche se non è un’ecografia, è un’indagine importante per valutare il benessere fetale nelle fasi finali della gravidanza.
Ecografie 3D: Cosa Sono
Oltre alle ecografie tradizionali in 2D, esistono anche ecografie in 3D.
Ecografie 3D: producono immagini statiche tridimensionali del feto. Queste tecnologie sono soprattutto impiegate a scopo emotivo (vedere il volto del bambino, movimenti), ma in alcuni casi possono fornire informazioni più dettagliate in presenza di sospette malformazioni.
Ecografie 2D, 3D e le Aspettative dei Genitori
La maggior parte delle ecografie diagnostiche si esegue in 2D, modalità che permette di ottenere tutte le informazioni cliniche necessarie. In alcuni casi, si utilizza anche il 3D solo occasionalmente per chiarire anomalie visive.
⚠️ Importante sapere:
L’ecografia 3D non sostituisce la 2D. La diagnosi medica si basa principalmente sulle immagini bidimensionali. In assenza di complicazioni, la 3D non è necessaria dal punto di vista clinico.
Le immagini 3D dipendono molto dalla posizione del feto, dalla quantità di liquido e da altri fattori tecnici: non sempre è possibile ottenere una foto nitida, anche se la gravidanza procede normalmente.
Conclusione
Il nostro approccio prevede un monitoraggio più frequente e personalizzato, con ecografie ogni 3–5 settimane e un’attenzione costante al benessere fetale. Questo permette di individuare tempestivamente qualsiasi segno di anomalia o rallentamento della crescita, intervenendo in modo mirato. Anche se alcune tecnologie (come la 3D) possono essere emozionanti per i genitori, la base solida della diagnosi rimane sempre la valutazione ecografica in 2D, eseguita da professionisti esperti.
L’ecografia fetale è un pilastro della medicina prenatale. Sicura, indolore e altamente informativa, consente ai genitori e ai medici di seguire da vicino il percorso della gravidanza, offrendo al contempo rassicurazioni e strumenti per intervenire precocemente in caso di problemi.
