8 cose interessanti a proposito dell’ovodonazione
Nonostante le tecniche di fecondazione assistita siano diventate note in tutto il mondo talvolta succede che la gente continui a non saperne un granché. Oggigiorno le donne infertili utilizzano spesso gli ovuli donati per effettuare un programma di PMA. Per cui vorremmo condividere con voi alcune informazioni interessanti che riguardano gli ovuli donati.
Se in un futuro pensate di ricorrere alla FIVET con ovuli donati per partorire oppure siete semplicemente curiosi di saperne di più ecco alcune cose riguardanti il campo di medicina riproduttiva.
- Le donatrici di ovuli sono le donne giovani.
La donatrice ideale di gameti femminili è una donna all’età da 21 a 33 anni. A quest’età gli ovociti della donna sono in buono stato e vengono prodotti in quantità ottimale. Inoltre, l’aspirante donatrice deve avere un figlio proprio partorito in modo naturale. La presenza di almeno un figlio garantisce che gli ovuli della donna possono essere utilizzati per il concepimento di successo di un bambino sano. Si dà per scontato che la donatrice deve avere gli ottimi indicatori medici, non deve avere controindicazionni alla donazione e un’ottima salute fisica e mentale.
- Molto probabilmente i vostri figli non incontreranno mai la donatrice di ovuli grazie a cui loro sono venuti al mondo.
Se effettuate un programma di PMA con ovuli donati in una paese dove la donazione è anonima le probabilità di incontrare in futuro la donatrice tendono a zero. Ad esempio, in Ucraina l’ovodonazione è una procedura anonima. Le donatrici vengono sottoposte ad un controllo medico dettagliato dopo di cui vengono prelevati gli ovociti. È impossibile ottenere i recapiti della donatrice. Qui entra in vigore anche il rispetto nei confronti dell’anonimato. Loro hanno le loro famiglie, figli e cercando di trovare la donna che ha donato il materiale biologico andate a violare la privacy della donatrice.
- A differenza del liquido seminale gli ovuli vengono donati solo quando effettivamente servono.
I donatori di sperma donano il loro materiale biologico senza sapere se sarà mai utilizzato in futuro. Questo succede perché il liquido seminale è facile da produrre ed è in abbondanza. Inoltre, la conservazione dello sperma non è caro. Invece gli ovuli non appartengono a questa categoria del materiale biologico. Questi possono essere pochi, non vengono prodotti subito e la conservazione richiede molto impegno economico. Per cui tutte le aspiranti donatrici effettuano un accertamento medico e psicologico. Se tutti e due vengono superati con successo le stesse vengono inserite nella banca donatori. Quando viene la coppia che sceglie una donatrice che le piace particolarmente, la donna viene chiamata alla clinica, viene eseguita un’altra serie di accertamenti e poi la inseriscono nel programma.
- Gli ovuli, a differenza dallo sperma, non possono essere presi in qualsiasi momento.
Il donatore dello sperma può iniziare e finire “il suo lavoro” praticamente in qualsiasi momento. Bisogna semplicemente procurarsi una rivista tematica oppure premere “PLAY” sul telecommando del DVD. Però le donatrici di ovuli non hanno queste possibilità. Loro devono prepararsi fisicamente. Ciò vuol dire che ci vogliono fino a 6 settimane per preparare la donatrice sotto un controllo dettagliato dei medici. In primo luogo bisogna sincronizzare il ciclo della donatrice e della donna – futura portatrice del feto. La donatrice assume dei farmaci particolari che stimolano la crescita dei follicoli. Questa tappa viene eseguita severamente sotto il controllo dei medici. Qui possono manifestarsi alcuni effetti collaterali: gonfiore della pancia, nervosismo, nausea, dolori lievi. In seguito i dottori fanno il prelievo degli ovociti. Tutta la procedura dura 10-15 minuti. Dopo di che la donatrice rimane ancora all’ospedale per il tempo che serve per assicurarsi che la donna si senta bene dopo la procedura (di solito le ragazze rimangono all’ospedale per qualche ora).
- L’anonimato della donatrice è il suo diritto leggittimo.
Dopo che gli ovociti siano stati donati il dottore effettua la fecondazione in vitro. Il transfer degli embrioni avviene al quinto giorno dopo la fecondazione. La maggior parte delle donatrici non hanno mai incontrato le coppie a cui avevano donato il loro materiale biologico. In Ucraina non è permesso fornire i recapiti delle donatrice di qualsiasi genere alle coppie che usano i loro ovuli. L’anonimato è un loro diritto. Anche se la donatrice non si incontra di persona la banca dati, di regola, fornisce le informazioni come nome, biografia per anni, foto e video, il colore dei capelli, degli occhi, il fisico e lo stato di famiglia.
- In Ucraina la donazione di ovuli viene effettuata secondo le norme di legge e viene retribuita.
Le donatrici di ovuli ottengono una ricompensa finanziaria che supera significativamente quella cifra che ottengono i donatori dello sperma. La somma varia in relazione alla quantità e la qualità degli ovuli prelevati. Tutte le spese mediche e per i farmaci vengono coperte dalla clinica. Le donatrici vengono sottoposte agli accertamento medici, visite psicologiche e ottengono il rimborso delle spese per i trasporti. In Ucraina la procedura di ovodonazione viene effettuata in forma lucrativa e secondo le norme della legge vigente. Questo è il motivo per cui ci si trovano molte donatrici degne e buone. Quest’ultime sono belle, giovani, in ottima salute, hanno l’istruzione superiore e figli sani. Molti stranieri scelgono l’Ucraina come meta del turismo medico proprio perché trovano il migliore materiale biologico a loro disposizione.
- La clinica BioTexCom offre ai suoi clienti la migliore banca dati dei donatori.
Scegliendo di effettuare un programma con ovuli donati siete voi a scegliere la donatrice piu’ adatta alle vostre esigenze. Gli specialisti della clinica fanno una rigida selezione delle candidate fra cui una serie di accertamenti medici, una visita psicologica e lo studio delle informazioni personali di ogni ragazza. Solo 2 donne su 10 superano la selezione e hanno il diritto di partecipare nel programma. Molto spesso viene scelta una donatrice che somiglia di piu’ alla moglie. Per diventare una donatrice alla clinica BioTexCom bisogna soddisfare i seguenti requisiti: l’età non superiore a 30’anni, la presenza di almeno un figlio sano partorito in modo naturale, la bella presenza senza diffetti, una buona salute fisica e psicologica, l’assenza del peso eccessivo, l’assenza delle malattie gravi nella donatrice e i parenti stretti. Alla BioTexCom i programmi riproduttivi vengono effettiati solo con il materiale biologico fresco. I dottori della clinica non accettano la crioconservazione in quanto durante il congelamento e lo scongelamento dei gameti la loro qualità peggiora. L’uso del materiale genetico fresco permette ai medici della BioTexCom di raggiungere i migliori risultati e di essere i leader del campo di medicina riproduttiva godendo alti tassi di successo.
- La quantità degli ovociti femminili è limitata.
All’età di prima adolescenza nell’organismo femminile scatta il ciclo mestruale che regola la maturazione e l’uscita dell’ovulo. La quantità di ovuli nell’organismo femminile è limitata. Dopo l’uscita dell’ultimo ovocita la donna perde la capacità di avere un concepimento naturale e di partorire. Di solito questo avviene all’età di 45’anni. Durante il periodo embrionale nell’organismo della donna si contano fino a 6-7 milioni di ovociti. Da questo momento i nuovi ovociti non si formano piu’. Al momento della nascita si contano fino a 1 milione di ovociti però nel periodo di crescita la maggior parte di ovuli muore e al momento di pubertà ne rimangono circa 300 mila. Durante l’età fertile solo 400 ovociti vengono sottoposti all’ovulazione perchè il processo della loro morte continua (anche per l’assunzione dei contracettivi). Gli ovociti sono i gameti riproduttivi femminili. Questi maturano nelle ovaie e, nonostante la loro quantità diminuisca con il passare degli anni, sono le cellule piu’ forti in confronto a tutte le altre.
In Ucraina non esistono le raccomandazioni metodiche sulla questione della quantità di volte che una donna può donare gli ovuli. Questo si spiega con l’assenza degli effetti collaterali di lungo termine dopo l’ovodonazione. Nella prassi della clinica si dà affidamento alla Comunità Americana di Medicina Riproduttiva dove viene considerato che una donna può donare i propri gameti fino a 6 volte. In teoria è possibile donare gli ovuli ogni ciclo mestruale (ossia ogni mese) però i dottori delle cliniche consigliano di fare almeno 3 mesi di pausa fra i cicli di donazione per far riposare le ovaie.
Succede che la coppia di coniugi è titubante nei confronti del ricorso alla procedura di donazione di ovuli. È molto importante considerare tutti gli aspetti della pratica, pesare tutti i pro e i contro, chiedere un consiglio non solo al proprio medico di famiglia ma anche ad altri medici specializzati nella cura dell’infertilità. Una volta presa la decisione di ricorrere ai gameti donati non bisogna dare piu’ spazio ai dubbi.
Come dimostra la pratica le donne che rimangono incinte con l’ausilio di un programma di ovodonazione in seguito non ritornano mai al pensiero che il loro figlio sia geneticamente nativo solo per l’uomo. Quando la donna, dopo aver effettuato una FIVET con ovuli donati, capisce di aver concepito un’altra vita che lei porta in grembo la stessa si riempie di emozioni che cancellano tutti i pensieri del fatto che il bambino non è geneticamente nativo per lei.