Disturbi del sonno “nemici” della fertilità maschile?

Secondo un recente studio, la fertilità maschile cala negli uomini che soffrono di disturbi del sonno, con una minore quantità di spermatozoi

I disturbi del sonno possono costituire una seria minaccia per la fertilità maschile. È la conclusione cui è giunto uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’University of Southern Denmark, pubblicato sulla rivista “American Journal of Epidemiology”.

Come si è svolta la ricerca

La ricerca sulla fertilità maschile ha coinvolto 953 giovani danesi con un’età media di circa 18 anni. Tutti sono stati invitati a compilare un questionario in grado di analizzare la qualità e quantità del riposo notturno. In questo modo, gli studiosi hanno potuto identificare i ragazzi che soffrivano di disturbi del sonno. Per valutare la fertilità maschile, invece, gli autori hanno analizzato campioni di liquido seminale dei partecipanti.

Meno spermatozoi

Incrociando i risultati, è emerso che nei ragazzi che soffrivano di disturbi del sonno la quantità di spermatozoi arrivava a essere più bassa del 25% rispetto a quella dei coetanei che dormivano più ore. In chi riposava meno di sei ora a notte, poi, il numero di spermatozoi era ancora più basso e anche la grandezza dei testicoli era inferiore. Secondo Tina Kold Jensen, autrice della ricerca, “gli uomini con un alto livello del disturbo del sonno hanno una concentrazione di spermatozoi inferiore del 29% rispetto ai livelli normali”.

I fattori di rischio classici

La lista degli elementi che possono influenzare negativamente la fertilità maschile, dunque, si allunga. I disturbi del sonno si aggiungono ai nemici classici: obesità, agenti inquinanti, dieta e fumo. Ricordiamo, comunque, che l’infertilità maschile può essere legata anche a malattie specifiche.

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