Endometriosi e gravidanza: attenzione alle complicanze

Studio scozzese presentato al convegno dell’European Society of Human Reproduction and Embriology in corso a Lisbona evidenzia maggiori rischi per le pazienti

NICLA PANCIERA

Le donne che soffrono di endometriosi avrebbero un maggior rischio di andare incontro a complicanze come gravidanze extrauterine e aborti spontanei. Sono questi i risultati di un ampio studio retrospettivo condotto dall’Aberdeen Royal Infirmary nel Regno Unito e presentato all’European Society of Human Reproduction and Embriology (Eshre) in corso a Lisbona.

Lo studio ha preso in considerazione i dati raccolti nel periodo dal 1981 al 2010 negli ospedali pubblici scozzesi relativi alla gravidanza di un totale di 14.655 donne, con e senza diagnosi di endometriosi. Ebbene, dall’analisi emerge che le donne con endometriosi hanno un rischio di aborto maggiore del 76% e circa il triplo di gravidanza extrauterina. Inoltre, fra le donne con una storia di endometriosi la cui gravidanza è progredita oltre le 24 settimane è stato evidenziato un rischio superiore alla media di complicazioni, tra cui emorragie (ante e post-partum) e parto pretermine. Tuttavia, va detto che i dati a disposizione dei ricercatori non includono informazioni potenzialmente rilevanti, come l’aver avuto accesso a pratiche di fecondazione assistita, l’abitudine al fumo o l’indice di massa corporea.

«Questi risultati indicano che l’endometriosi predispone le donne ad un maggior rischio di aborto spontaneo e di complicanze nelle fasi avanzate della gravidanza» ha detto il primo autore dello studio, il dottor Lucky Saraswat ginecologo dell’Aberdeen Royl Infirmary, secondo il quale una possibile spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che l’endometriosi è associata ad un’aumentata infiammazione dei tessuti e a cambiamenti strutturali e funzionali nel rivestimento dell’utero. «Crediamo che tali cambiamenti nell’ambiente pelvico e uterino possano influenzare l’impianto embrionale e lo sviluppo della placenta, predisponendo ad esiti negativi della gravidanza».

COS’È L’ENDOMETRIOSI

Con il termine “endometriosi”, si intende la presenza di tessuto endometriale (il tessuto che normalmente si trova solo all’interno della cavità uterina) in sedi “anomale”, ossia diverse da quella fisiologica. Le localizzazioni più frequenti sono a carico dell’ovaio e della pelvi.

«L’endometriosi può essere del tutto asintomatica, in altri casi la presenza di questo tessuto al di fuori dell’utero può causare una reazione di infiammazione cronica che conduce alla sintomatologia dolorosa spesso associata a questa condizione» spiega la dottoressa Elena Zannoni, ginecologa e responsabile di Chirurgia conservativa ed endoscopica dell’Humanitas Fertility Center di Milano. E se la relazione tra endometriosi e sterilità è alquanto studiata, «quello della sua influenza sull’esito di una gravidanza è un campo di ricerca emergente». Nel nostro paese, circa il 10% delle donne in età fertile è affetta da endometriosi e spesso sono necessari anni per una diagnosi efficace.  «Le alterazioni dell’endometrio correlate a questa patologia possono aumentare il rischio di eventuali complicanze in gravidanza» conferma la dottoressa Zannoni. «Sono però necessari studi prospettici per giungere a conclusioni certe sul legame tra endometriosi ed esito della gravidanza».

PER UNA GRAVIDANZA FELICE, QUALCHE ATTENZIONE IN PIÙ

«Studi disegnati in modo opportuno ci permetteranno di escludere, ad esempio, che le maggiori complicanze osservate non siano invece dovute a condizioni associate, quali la maggiore età delle donne o l’aver concepito attraverso metodiche di fecondazione assistita. E’ importante anche prendere in considerazione gli stili di vita (alimentazione, fumo) o patologie associate (ipertensione, diabete ecc). Non dimentichiamo, infatti, che l’endometriosi è una condizione che può rendere rende difficoltoso il concepimento ed aumenta il ricorso alla fecondazione in vitro».

Inoltre, rientrano nella definizione di endometriosi condizioni alquanto diverse per livello di gravità. Vi sono casi semplici, come quelli riscontrati occasionalmente durante laparoscopie diagnostiche per l’infertilità e che non necessitano di alcun trattamento, in altri casi la patologia può essere tenuta sotto controllo attraverso visite periodiche. Vi sono poi casi gravi ed invalidanti, che possono interferire pesantemente con il concepimento e con l’andamento della gravidanza, come spiega la Zannoni, che precisa: «in questi casi, proprio per non aggiungere difficoltà ad una situazione già a rischio di complicanze, in caso di fecondazione in vitro  è necessario ipotizzare di non trasferire più di un embrione, per evitare la gravidanza multipla, che, come è noto, presenta maggiori rischi». Nonostante tutto ciò, la gravidanza permane “terapeutica” per una donna affetta da endometriosi, perché mette a riposo le localizzazioni endometriosiche, esattamente come accade con la terapia ormonale (pillola).

Alla luce dei risultati di questo studio e delle conoscenze che si stanno via via accumulando, conclude la dottoressa Zannoni, «le donne con endometriosi desiderose di intraprendere una gravidanza dovrebbero essere informate e seguite presso un Centro di alta specializzazione per le patologie dell’età riproduttiva per identificare prontamente potenziali complicanze».

Fonte http://www.lastampa.it/2015/06/17/scienza/benessere/endometriosi-e-gravidanza-attenzione-alle-complicanze-NuZBfwWceS4eO3ceSIdP1H/pagina.html