Fecondazione in vitro, arriva il mini-incubatore

Potrebbe essere una vera e propria rivoluzione per la fecondazione in vitro: la innovativa ideazione dell’azienda svizzera Anecova, infatti, potrebbe consentire all’aspirante futura mamma di avere sin da subito un contatto diverso con l’embrione. Il mini-incubatore AneVivo – questo è il nome del dispositivo – permetterà di rivoluzionare il metodo della fecondazione in vitro, consentendo quindi di conservare l’embrione in un piccolo tubicino della lunghezza di 1 centimetro e della larghezza di 1 millimetro, direttamente nell’utero materno.

Fecondazione in vitro nell’utero materno

L’azienda svizzera Anecova potrebbe consentire una vera e propria rivoluzione per quel che riguarda la fecondazione in vitro: grazie al nuovo dispositivo messo a punto dall’azienda, infatti – il nome del dispositivo è AneVivo – si potrebbe ottenere la fecondazione assistita con il prelievo degli ovuli, che anziché farli incontrare con gli spermatozoi in un freddo laboratorio, verranno direttamente fatti impiantare nell’utero materno.

Fecondazione in vitro

Novità per la fecondazione in vitro: arriva il mini-incubatore che permette di eliminare il freddo laboratorio.

Questa nuova tecnica potrebbe rendere possibile un maggiore peso alla nascita del bebè: in genere, infatti, secondo gli studiosi, fecondazione e sviluppo al di fuori dell’utero materno potrebbero rappresentare una delle cause del minor peso alla nascita del piccolo. Questo mini-incubatore per la fecondazione in vitro potrebbe permettere di ovviare a questo problema.

Il funzionamento del dispositivo dovrebbe essere il seguente: una volta che gli ovuli saranno stati iniettati con gli spermatozoi nel dispositivo, esso verrà direttamente inserito nell’utero, dove avrà luogo, appunto, la fecondazione. Dopo due giorni, il tubicino verrà rimosso dall’utero ed a quel punto verranno selezionati gli embrioni che saranno quindi impiantati.

Una tecnologia, quella appena presentata, che potrà essere una svolta per la fecondazione in vitro, in quanto l’embrione non verrà coltivato nel freddo laboratorio ma direttamente nell’utero materno, in condizioni vitali decisamente migliori, che gli permetteranno di ottenere il massimo. Il dispositivo è adesso disponibile in Gran Bretagna ed in Spagna.