La maternità surrogata internazionale cambia di anno in anno
Negli ultimi 12 mesi tutto il mondo ha osservato con interesse i rapidi cambiamenti nel campo di procreazione medicalmente assistita, in particolare quelli riguardanti la procedura di maternità surrogata. La Tailandia ha vietato l’attuazione dei programmi di maternità surrogata commerciali per stranieri nel proprio territorio. Inoltre anche l’India ha chiuso le porte per tutti che non hanno la cittadinanza indiana. Come riporta The Guardian, all’inizio del 2016 il governo indiano ha inviato una comunicazione ufficile a tutte le cliniche indiane di medicina riproduttiva con l’esigenza di cessare immediatamente il tranfser di embrioni nell’ambito dei programmi di maternità surrogata. Questa notizia si è rivelata un colpo schiacciante per tutte le famiglie che stessero aspettando l’avvio del loro programma medico.
Si prova una profonda compassione per le famiglie che hanno subito tali complicazioni e privazioni durante il loro viaggio di speranza verso gli orizzonti lontani. In questa situazione sono palesi le ruvide mancanze delle leggi nazionali e internazionali. Gli esperti che optano per un’opportuna soluzione della questione di maternità surrogata sono delusi che, nonostante i continui appelli all’adozione di riforme per un’effettiva pratica di maternità surrogata nel mondo, alcuni abbiano intrapreso la strada dei cambiamenti radicali.
Gli esperti insistono sulla regolamentazione del ramo in generale o almeno sulla riformazione della legislazione già vigente. Qualunque siano forti le proteste contro la maternità surrogata, quest’ultima continuerà a svilupparsi fin quando ci sarà la richiesta che attualmente sta crescendo sempre di piu’. La statistica della Comunità Europea di riproduzione umana ed embriologia non nasconde le cifre spaventose che segnalano che una coppia su cinque non può concepire un figlio in modo naturale. Per quanto riguarda la società mondiale in generale, secondo i sondaggi recenti, l’83% degli interpellati hanno votato “pro” la legalizzazione di maternità surrogata e il solo 8% “contro” questa procedura.
La questione di maternità surrogata riguarda anche le coppie omosessuali. Recentemente in Italia ha avuto luogo una discussione dei parlamentari riguardo la legalizzazione dei matrimoni gay. Ricordiamo che in Italia la tecnica in questione è ufficialmente vietata per tutti. Inoltre, l’Italia è l’unico paese dell’Unione europea che non ha ancora approvato i matrimoni e le unioni civili tra la persone omosessuali. I parlamentari avvertono che le coppie omosessuali che useranno i servizi di madre surrogata all’estero possono essere condannati alla reclusione. Inoltre, i giudici avranno il diritto di togliere i bambini ai trasgressori, passandoli ad adozione.
Nel frattempo le famiglie italiane tradizionali effetuano all’estero, con ottimi risultati, il programma di maternità surrogata. Le coppie infertili sono felici di poter diventare genitori con l’aiuto di questa tecnologia. “Un figlio era il nostro sogno nel cassetto già da molti anni ma non potevamo farlo senza l’aiuto dei dottori. Quando abbiamo scoperto che in Ucraina le persone come noi possono realizzare il loro sogno, non ci abbiamo pensato a lungo. Abbiamo chiesto dei pareri alle coppie che erano già tornate dall’Ucraina con il figlio partorito da una madre surrogata. Avendo pesato tutti i pro e contro abbiamo deciso di fare questo passo. Qui tutto si effettua secondo le regole, norme e leggi in vigore. Siamo tornati a casa con i documenti e abbiamo registrato nostro figlio al comune senza problemi”, – racconta una coppia infertile dall’Italia.
L’Ucraina non effettua i programmi PMA per le coppie omosessuali, ma le famiglie eterosessuali possono approfittare di tutti i vantaggi che offre la medicina riproduttiva locale. In Ucraina è una questione regolamentata dalla legge locale e in favore di presunti genitori (le famiglie infertili che usufruiscono delle tecniche PMA in Ucraina). Qui il mercato di tecnologie riproduttive è monopolizzato dal grande centro medico BioTexCom. I clienti da tutto il mondo vengono qui per usare i servizi di madri surrogate e godere un’alto livello di servizio della clinica. I clienti raccontano che nel centro il tempo di attesa per effettuare il programma di maternità surrogata può arrivare a un anno.
E mentre le autorità italiane ci stanno ancora pensando, le famiglie italiane si avviano verso i paesi dove il problema dell’uso di PMA è già risolto e funziona in favore di famiglie infertili. Così l’anno scorso Biotexcom ha brillantamente effettuato numerosi programmi di fecondazione assistita e ha regalato la felicità di essere genitori a molte famiglie italiane.
Purtroppo il sistema legislativo europeo lascia ancora desiderare i cambiamenti nel campo di procreazione assistita in favore dei suoi cittadini. Resta ancora la speranza che i prossimi 12 mesi portino un’evoluzione dei costumi dei popoli e le coppie infertili potranno risolvere con successo il problema di infertilità anche in casa loro.