Gestazione per altri: uno sfruttamento del corpo femminile oppure un lavoro ben pagato?

Quella che prima era una prassi costosa e quasi fantastica ora è diventata una soluzione ordinaria dell’infertilità. Siccome la tecnica di maternità surrogata diventa sempre piu’ diffusa emergono molte questioni etiche e giuridiche da chiarire. La situazione in cui una donna porta in grembo e partorisce un figlio per qualcun altro sempre piu’ spesso crea un dilemma da sciogliere per le autorità, organizzazioni religiose e cittadini. Con un rapido sviluppo delle tecnologie riproduttive moderne la  maternità surrogata è diventata uno dei diritti umani fondamentali per alcuni e uno sfruttamento e violazione dei diritti delle donne per altri.

Esiste un parere molto diffuso che le madri surrogate siano le donne miserabili che sono costrette a portare in grembo i bambini per le coppie infertili vivendo una vita pietosa in condizioni precarie senza avere alcun diritto. Ma è così veramente? Cerchiamo di chiarirlo.

I critici affermano che la maternità surrogata è una sorta di “baby outsourcing” e lo sfruttamento del corpo femminile, piu’ semplicemente “utero in affitto”. Molte madri surrogate sono diseredate. Inoltre, quando la motivazione principale sono i soldi  della maternità surrogata può avere delle conseguenze negative per la salute e status sociale della donna, – affermano i contrari alla procedura. In contrasto a questa opinione i sostenitori considerano il programma di maternità surrogata un diritto fondamentale dell’essere umano in corrispondenza alla libertà della scelta personale e al diritto di avere figli. Inoltre, la maternità surrogata dà alle donne la possibilità di scegliere se avere una ricompensa finanziaria alla fine del programma oppure prestare i suoi servizi a titolo gratuito, ispirandosi all’altruismo.

Le leggi concernenti la tecnica di maternità surrogata variano secondo il paese. Molti stati hanno vietato l’attuazione di qualsiasi forma di maternità surrogata nel loro territorio. Maternità surrogata è vietata dalla legge in Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Pakistan, Portogallo, Arabia Saudita, Spagna e Turchia. Il Belgio, il Canada, la Danimarca, l’Irlanda, l’Israele, i Paesi Bassi e il Regno Unito ammettono soltanto la gestazione per altri altruistica quando la coppia infertile copre solo le spese relative alla gravidanza.

L’Ucraina, la Russia, alcuni degli Stati Uniti d’America, la Georgia autorizzano l’attuazione di questo programma nel loro territorio. Maternità surrogata permette alle famiglie infertili di avere figli. Al giorno d’oggi è un’unica chance di avere un figlio geneticamente nativo persino nei casi dell’infertilità assoluta. Per cui molte coppie si recano nei paesi dove la maternità surrogata è permessa dalla legge locale. Una delle destinazioni piu’ gettonate per gli europei, e, soprattutto, per gli italiani, è l’Ucraina. In questo paese le leggi sull’attuazione delle tecniche PMA sono leali e ben pensate a favore delle coppie straniere. E il livello di servizi di fecondazione assistita supera persino gli standard europei e americani.

Maternità surrogata è una procedura molto richiesta in Ucraina. Le persone provenienti da tutto il mondo vengono qui per effettuare questo pogramma legalmente e diventare genitori. Le coppie infertili rimangono molto soddisfatte dopo i trattamenti eseguiti nei centri di medicina riproduttiva ucraini. E le madri surrogate? Sono contente di rivolgersi alle cliniche ucraine per portare in grembo un bambino per le persone estranee?

La frase chiave è “le madri surrogate che si rivolgono alle cliniche ucraine”. Questo vuol dire che le donne sono pronte per affrontare volontariamente tale percorso e prendono la decisione di partecipare al programma in modo autonomo. Sì, è vero che spesso il fattore determinante della loro decisione è la necessità del denaro. Però questo fatto si rivela positivo nel corso del programma. Ognuno persegue il proprio scopo: le coppie infertili vogliono avere un figlio e sono disposte a pagare, la madre surrogata, invece, è disposta a dare il suo utero in affitto (talvolta le madri surrogate si regolano anche delle idee altruistiche) per guadagnare una determinata somma dei soldi. Di conseguenza, tutti i partecipanti del programma sono interessati di avere un esito positivo.

Il centro di medicina riproduttiva che effettua i programmi di maternità surrogata assume la responsabilità per tutte le tappe della procedura. Le buone condizioni per le madri surrogate, il rispetto dei loro diritti e una collaborazione onesta e trasparente costituiscono la reputazione della clinica e il livello dei servizi che la stessa offre. La capitale ucraina Kiev può vantare un gran numero dei centri di medicina riproduttiva fra cui anche la clinica BioTexCom. L’istitutuzione medica offre ai clienti stranieri ogni tipo di trattamenti PMA e gode una buona fama fra i pazienti europei. Nonostante lo steriotipo che l’Ucraina sia un paese del terzo mondo la BioTexCom prova a tutto il mondo che non bisogna mai fidarsi di quanto si dice.

Le donne che vengono alla clinica BioTexCom per diventare madri surrogate hanno diverse ragioni. Spesso la motivazione di tale azione sono i figli propri della donna: i soldi servono per pagare gli studi, migliorare le condizioni abitative oppure dare una spinta nella vita. Inoltre, capita quando la donna ha bisogno dei soldi per pagare un intervento costoso ad una persona cara. Ci sono delle donne che vengono perché sentono di poter aiutare gli altri. Inoltre, ci sono le donne provenienti dalle famiglie benestanti ma che sono a conoscenza di come è essere infertili; loro vengono per vocazione. I soldi, invece, servono sempre. Le future madri surrogate trovano gli annunci nella stampa, su internet oppure parlando con i parenti e amici oppure prendono questa decisione regolandosi del proprio desiderio di aiutare le coppie infertili.

Le condizioni in cui vivono le madri surrogate sono buone. La clinica provvede a fornirle gli appartamenti e copre tutte le spese relative al trasporto e trattamenti medici. Prima dell’inizio del programma la madre surrogata, la clinica e la coppia firmano un contratto. Quest’ultimo riporta tutti i diritti e obblighi delle parti. Inoltre, bisogna precisare che le madri surrogate alla BioTexCom sono le donne sane e istruite.

La prima FIVET effettuata nel 1970 ha cambiato radicalmente il processo evolutivo di riproduzione umana. In seguito alla prima fecondazione in vitro di successo è nato un bambino nel 1978 e si stima che sono piu’ di 7 milioni i bambini nati grazie alle tecnologie riproduttive di cui approssimativamente la metà sono nati nel corso degli ultimi 6 anni.02