Maternità surrogata non retribuita in Portogallo

Il parlamento portoghese ha adottato la legge sulla legalizzazione della tecnica di maternità surrogata purché non sia retribuita. A partire da oggi le coppie infertili portoghesi possono effettuare un programma di maternità surrogata a patto che abbiano una forte motivazione medica per farlo. In questo caso la madre surrogata non ha il diritto di ottenere una ricompensa finanziaria per la sua prestazione.

Dato ciò, possiamo dire che un altro paese si sta aprendo verso il progresso medico riconoscendo legittima la procedura che è diventata famosa e richiesta in tutto il mondo. D’altronde dobbiamo menzionare anche altri punti della maternità surrogata volontaria. Qualcuno dice che pagando il servizio della madre surrogata la gente semplicemente compra i figli come la merce. Però la maternità surrogata non retribuita ossia quando la donna porta in grembo un figlio per altri a titolo gratuito, comporta certi rischi.

Nel caso in cui il programma viene effettuato sulla base volontaria non avete mai una garanzia che la madre surrogata non possa ripensare e provando dei sentimenti materni rifiutare di darvi il bambino dopo il parto. Invece quando viene accordata una ricompensa finanziaria per il programma le donne vengono alla clinica con uno scopo predefinito: guadagnare i soldi necessari per crescere i propri figli, creare le condizioni della vita migliori per le loro famiglie, pagare un intervento/una cura ad un parente ecc. Questo vuol dire che la madre surrogata sarà interessata all’esito positivo del programma come lo sono i medici e gli aspiranti genitori. Il risultato del programma determinerà la sua retribuzione.

Oggi sono pochi i paesi che hanno già legalizzato la tecnica di maternità surrogata e sono ancora piu’ pochi gli stati in cui il governo  vota per la maternità surrogata commerciale. L’Ucraina è uno dei pochi paesi dove la legge permette di effettuare il programma di maternità surrogata commerciale e, in piu’, tutela pienamente i diritti dei genitori che hanno deciso di fare ricorso alla surrogazione nel territorio ucraino. Il mercato delle tecnologie riproduttive moderne ucraino è monopolizzato dal noto centro di medicina riproduttiva BioTexCom. La clinica fu ideata apposta per i clienti stranieri che non riescono a risolvere il problema di infertilità in patria. È da molti anni che il centro di medicina riproduttiva BioTexCom attira i pazienti provenienti da tutto il mondo con i suoi unici vantaggi. I punti forti dell’attuazione della PMA in Ucraina è la sua completa legittimità, il prezzo praticato, alti tassi di successo e la tutela dei diritti e interessi sia dei presunti genitori che delle madri surrogate.

La sociologa Amrita Pande, l’autrice del libro “Utero a lavoro: la maternità surrogata tradizionale in India”, è arrivata alla conclusione che una gravidanza è una grande fatica ed essere incinta comporta delle limitazioni. Mentre il dibattito sulla questione della maternità surrogata è sempre piu’ acceso l’autrice del libro propone di imparare a praticarla correttamente. Durante l’intervista la signora Pande ha affermato che “il divieto della maternità surrogata non è per niente produttivo e nuoce alle mamme surrogate, non fa che costringere a spostare il mercato negli altri paesi. Amrita Pande ritiene che la soluzione ottimale sarebbe attenuare le regole riguardanti l’attuazione della maternità surrogata, gli altri paesi per non constringere la gente a lasciare la propria casa per trovare una madre surrogata. Nel suo libro l’autrice presenta “il modello internazionale della maternità surrogata che si fonda sulla trasparenza e accessibilità basate sui 3 parametri: la struttura del pagamento, il progresso medico e il rapporto istaurato durante una gravidanza surrogata”. La sociologa sottolinea un’altra volta che la maternità surrogata è un lavoro e che le impiegate devono essere retribuite e avere una degna assistenza medica.