Cosa significano le sigle dell’ecografia

 

Sui referti delle ecografie ostetriche troviamo varie sigle associate a numeri che spesso non capiamo: come leggere l’ecografia in gravidanza?

 

Come leggere l’ecografia in gravidanza

Sui referti delle ecografie ostetriche troviamo varie sigle associate a numeri che spesso non capiamo. Eppure siamo curiose anche perché l’ecografia è certamente l’esame più emozionante e coinvolgente per le future mamme.

E allora ecco come leggere l’ecografia in gravidanza e un glossario delle sigle ecografiche più comuni

 

Ecografia in gravidanza sigle

  • CRL= crown rump length, lunghezza vertice-sacro

Si tratta della lunghezza del feto dal vertice del cranio all’osso sacro, si valuta al primo trimestre per datare con esattezza la gravidanza. Oltre il primo trimestre non è più possibile valutare con precisione la lunghezza del feto, perchè la misura non sarebbe sufficientemente accurata.

Quindi a partire dalla 14° settimana si valutano le misure di testa, addome e ossa lunghe. Se si vuole avere una misura approssimativa della lunghezza fetale dalla testa ai talloni, si moltiplica per 7 volte la misurazione del femore.

  • BPD (o DBP)= diametro biparietale

E’ la misura della distanza tra le due orecchie. Tale misura viene valutata a partire dalla 12° settimana. Anomalie di tale misura sono solitamente poco significative, ad esempio nei feti podalici è molto comune trovare la dolicocefalia, cioè la testa assume una forma più “schiacciata”

  • HC (o CC)= head circumference, circonferenza cranica
  • VLAT= ventricolo laterale cerebrale, misurazione degli spazi liquidi cerebrali. Il valore di riferimento è fino a 10mm
  • DTC= diametro transcerebellare, è la lunghezza del cervelletto, organo deputato all’equilibrio
  • AC (o CA)= abdominal circumference, circonferenza dell’addome. E’ la misura più importante per valutare la crescita, soprattutto nel corso del terzo trimestre
  • FL= femur length, la lunghezza del femore, esprime lo sviluppo delle ossa lunghe
  • LO: lunghezza omero
  • P.I  (= pulsatility index) e R.I. (=resistance index) sono degli indici flussimetrici che esprimono la resistenza nei vasi fetali o materni.
  • EFW (o PSF)= estimated fetal weight, peso stimato fetale.

    Le formule utilizzate hanno un margine di errore di circa di 10%, questo significa che un bambino stimato 4000g può pesare tra i 3600 e i 4400 g.

    • VCA: Diametro ventricoli cerebrali anteriori
    • VCP: Diametro ventricoli cerebrali posteriori
    • CM: Diametro cisterna magna o cisterna cerebello-midollare.

    Porzione intracranica collocata nella parte posteriore del cranio, alla base dell’encefalo, nella fossa cranica posteriore, sotto e dietro il cervelletto.

    • BCF: Battito fetale
    • TRIGONO = l’ampiezza massima del ventricolo cerebrale

    Misurata all’atrio (o trigono) non dev’essere superiore ai 10mm

    • N.T. = Nuchal Translucency o translucenza nucale

    Consente il rilievo precoce di alcuni segni indiretti delle malattie cromosomiche fetali

    • AFI o Amniotic Fluid Index: la valutazione della quantità di liquido amniotico

    I valori di riferimento dipendono dall’epoca gestazionale e dalla curve di crescita utilizzate

    Se vi state chiedendo se è possibile capire se il bambino è maschio o femmina dalle sigle o le misure che vengono indicate nell’ecografia, la risposta è no, in quanto è necessario analizzare altri parametri visibili nelle immagini dell’ecografo.

     

    Prima ecografia in gravidanza

    Dopo il test di gravidanza positivo ecco la seconda emozione forte per una mamma: il momento della prima ecografia. Tutti sanno che è importante essere sotto controllo in gravidanza ma è chiaro a tutte per quale motivo viene eseguita la prima ecografia in gravidanza e quando va eseguita? Vediamo di chiarire insieme.

    Quando va eseguita la prima ecografia?

    La tentazione sarebbe quella di effettuarla appena scoperta la gravidanza, ma sarebbe inutile. Questo perché il bimbo sarebbe talmente piccolo da non poter nemmeno essere visibile. Comincia a vedersi un puntino minuscolo intorno alle 7 settimane (cioè 7 settimane dopo l’ultima mestruazione, il che corrisponde a circa un mese e mezzo). Il momento ideale è però intorno alla 10a – 11a settimana, quando il bambino è abbastanza grande da poterci far vedere il cuore e gli annessi fetali (che sono poi la placenta e il sacco amniotico dentro cui crescerà il bambino) sono sistemati nella loro posizione definitiva.

    Come viene eseguita?

    Se pensiamo alla parola ecografia ci viene subito in mente una sonda sulla pancia con tanto gel. In questo caso non sarà così. Infatti si preferisce usare la sonda interna o transvaginale (la sigla che potrete trovare scritta è T/V). Il motivo è molto semplice: l’utero non è ancora abbastanza grosso da essere sbucato al di sopra del vostro osso pubico, quindi fino a quando questo non succede è molto difficile anzi, quasi impossibile che si veda qualcosa. Potete però stare tranquille non è dolorosa e non è nemmeno pericolosa per il bambino.

    Cosa va a verificare la prima ecografia?

    Si chiama ecografia di datazione, ossia il suo scopo principale è dirci l’età gestazionale del bambino, quando è stato concepito e quando di conseguenza nascerà, dopo 40 settimane circa. Su questi conteggi delle date vorrei spendere due parole in più, non dovete pensare che il nostro corpo sia un orologio, anche perché la data presunta del parto viene stabilita tramite una formula matematica che ha la possibilità di commettere dei piccoli errori. Questo perché il giorno del parto viene calcolato basandosi sulla misurazione della lunghezza del bambino, basta un millimetro in più o in meno e la data cambia anche di 3-4 giorni. È per questo motivo che viene definita “data presunta del parto”.

    Ci sono altri importanti parametri che la prima ecografia va a valutare. Innanzitutto che il cuore del bimbo stia battendo e con un ritmo corretto. Si misura anche il volume del liquido amniotico in cui è immerso il bambino, è un indicatore molto importante del suo benessere e vedrete sarà monitorato per tutta la gravidanza. E infine si osserva dove è posizionata la placenta all’interno dell’utero, la sua posizione potrebbe influenzare il tipo di parto (se forma una sorta di tappo ad esempio non sarà possibile partorire per via vaginale) e consentire al ginecologo di pianificare correttamente tutta l’assistenza alla gravidanza.

    Dopo questa prima ecografia ne seguiranno altre, il numero è a discrezione del ginecologo curante sappiate che il nostro Servizio Sanitario Nazionale oltre a questa offre gratuitamente altre due ecografie a 20-22 settimane (ecografia morfologica) e intorno alla 32-34 settimana (ecografia di accrescimento).

    Tutti gli altri controlli (tendenzialmente mensili) serviranno per verificare che il bambino stia bene, che il battito del suo cuore sia regolare e che il liquido amniotico sia presente nella giusta quantità. Il mio consiglio a tutte le mamme è quello comunque di lasciarsi emozionare e vivere questi brevi momenti nel miglior modo possibile. Sono le possibilità che avete per cominciare a vedere e conoscere il vostro bambino, sfruttatele quanto più potete.

    La prima ecografia viene eseguita entro il primo trimestre di gravidanza; la prima ecografia permette permette di vedere per la prima volta il cuoricino che batte

    La prima ecografia è un momento particolarmente emozionante per i futuri genitori: per la prima volta potranno vedere su un piccolo schermo quella creatura che la mamma porta in grembo e svelerà se il piccolo gode di buona salute.

    Ansie, paure che avete avuto fino a quel momento improvvisamente spariranno appena vedrete il piccolo cuoricino che batte.

    Quando va eseguita

    Entro il primo trimestre di gravidanza

    Quanto dura

    In genere dai 20 ai 30 minuti

    Cosa permette di stabilire

    La corretta età dell’embrione, se state vivendo un parto gemellare; è possibile inoltre individuare la presenza o meno di particolari patologie di tipo ginecologico che prima non erano state viste

    Come viene eseguita

    Solitamente viene fatta per via transvaginale; se invece dovessero essere presenti dei fibromi viene eseguita per via addominale. Quello che andrebbe evitato è l’uso del doppler per ascoltare il battito cardiaco.

    Ricordiamo che l’ecografia non è un esame pericoloso e che non mette in pericolo né la vita del feto né quella delle future mamme.

    E’ importante che la prima ecografia venga eseguita non solo nel periodo giusto ma anche da operatori qualificate.

    Il nostro SSN prevede tre ecografie da eseguire nei 9 mesi di gestazione

    1a ecografia: 10a – 11a settimana
    2a ecografia: 20a – 22a settimana
    3a ecografia: 30a – 32a settimana

    In particolari condizioni possono essere richiesti ulteriori esami

    Fonte, http://www.pianetamamma.it/gravidanza/gravidanza-curiosita/prima-ecografia-gravidanza.html