Come si festeggia il Capodanno in Ucraina?

Il Capodanno è la più importante e la più attesa festa in Ucraina. Tutti la aspettano per diversi motivi. Per esempio, gli impiegati non vedono l’ora di indossare un abito nuovo, acquistato apposta per l’occasione e andare con i colleghi alla festa aziendale, dove ci sarà un gran banchetto, concorsi e giochi. Per i dipendenti questo momento significa avere anche la possibilità di ottenere qualche premio e di riposare a casa alcuni giorni. Per i bambini non esiste periodo migliore del Capodanno. Alla vigilia della festa scrivono la lettera a Nonno Freddo in attesa di ricevere il loro regalo speciale. Alcuni bambini cercano regali sotto l’albero di Natale a mezzanotte, i più fortunati ricevono la visita di Nonno Freddo (a volte anche accompagnato dalla nipotina “Snegurochka”), recitano delle poesie, cantano delle canzoni e ottengono dei regali. I bambini non sono i soli a ricevere i regali, ma anche gli adulti.
Poiché si lavora anche la mattina della vigilia di Capodanno, le donne cominciano a cucinare il giorno prima. Il menu della famiglia media si compone di patate, carne, insalate diverse e per dolce la torta, oltre alle bibite e agli alcolici. Solitamente i tavoli sono così stracolmi di cibo che sembra si pieghino sotto quel peso, il che è segno di abbondanza.
Il Capodanno è considerata la festa della famiglia, che normalmente si festeggia con gli amici. Di solito i figli più grandi lasciano i genitori a casa e trascorrono la notte in compagnia dei loro amici a casa di qualcuno di loro.
Cosa si fa durante questo giorno? Siccome la notte si prevede lunga, alcuni schiacciano un pisolino nel pomeriggio. Dopo si vestono, le donne si truccano e cominciano ad apparecchiare la tavola. I piatti più importanti e tradizionali sono due: la gelatina che richiede 24 ore di cottura e si presenta come un brodo di carne rappreso a base di maiale, pollo o manzo. Il secondo piatto è un’insalata preparata con patate a pezzi, piselli, cetrioli in salamoia, uova sode e condito con la maionese.
Di solito si inizia a mangiare alle 22.00, perché alle 23.00 si festeggia il Capodanno russo a causa del fuso orario e poi quello nazionale. Dopo il discorso del presidente alla TV si aspetta mezzanotte e si brinda. Mentre l’orologio a carillon batte le dodici, la gente esprime un desiderio. È il momento magico che tutti aspettano. Alcuni lo scrivono su un bigliettino, lo bruciano e mettono le ceneri nello spumante e poi bevono.
Dopo le persone escono in allegria – sul balcone o in strada – per vedere i fuochi artificiali. Purtroppo, anno dopo anno, le tradizioni perdono di significato: le esplosioni di mortaretti sono sempre meno, la programmazione TV è diventata più povera.
Il 1° gennaio è dedicato al riposo e si trascorre mangiando e guardando la TV. Verso sera si va al parco centrale dove si trova l’albero di Natale nazionale, riccamente addobbato e illuminato.
Il 6 gennaio, fin dall’antichità, i bambini vanno di casa in casa a cantare le canzoni tradizionali, chiamate “koliadke”. Il 7 gennaio cade il Natale ortodosso ed è festeggiato soprattutto dalle famiglie religiose.
Il 14 si festeggia il “Capodanno vecchio”, mentre la vigilia è la festa dei popoli slavi chiamata “La sera generosa”. Il 14 è consuetudine cantare altre canzoni tradizionali chiamate “shcedrivka”. È una tradizione molto antica, probabilmente precristiana. Di solito le “shcedrivka” contengono auguri di prosperità, pace e benessere in famiglia. In tarda serata le ragazze predicono il futuro. La notte tra il 13 e il 14 la gente saluta l’anno nuovo e dice addio all’anno passato; si riunisce a tavola per una cena leggera. Il giorno successivo i ragazzi e gli uomini vanno all’alba a casa di parenti e vicini a seminare il grano per salutare l’anno nuovo.
Il 19 si tiene una festa particolare. I più coraggiosi si recano sui fiumi ghiacciati per tuffarsi nelle acque gelide attraverso buchi nel ghiaccio e poi vanno a lavorare.
Purtroppo queste tradizioni si stanno perdendo per diverse cause, tra cui la mancanza di fiducia.

Fonte: http://scuola.repubblica.it/lombardia-milano-cpiaamaestroalbertomanzi/2017/03/13/come-si-festeggia-il-capodanno-in-ucraina-2/