Asilo nido: come scegliere quello giusto
Come scegliere l’asilo nido giusto per inserire il nostro bambino dopo il congedo di maternità.
Come scegliere l’asilo nido
Finito il congedo di maternità, molte mamme si trovano davanti alla necessità di affidare per alcune ore della giornata il proprio bimbo ad un asilo nido e non sempre è facile trovare quello che risponde il più possibile alle proprie esigenze. Ma come scegliere l’asilo nido giusto?
La fase di inserimento nell’asilo nido è un momento molto delicato anche per il bambino chiamato ad adattarsi ad un ambiente diverso da quello familiare. Questo passaggio dovrebbe avvenire nel modo più naturale possibile: questo dipende sia dalla capacità dell’educatore di accogliere le richieste pratiche ed affettive del bambino, sia dal vissuto dei genitori, e in particolar modo della mamma, nel momento del distacco dal bambino.
Tale distacco, vissuto il più delle volte in modo traumatico, è reso ancora più difficile dalle mille paure e dagli altrettanti quesiti che travolgono una mamma che lavora, la cui prima naturale preoccupazione è che il proprio bimbo stia bene e sia accudito nel migliore dei modi quando lei è assente. E allora vediamo cosa valutare in fase di scelta.
Come valutare un buon asilo nido
Per accertarsi della qualità dei servizi che offre un asilo nido può essere utile conoscere il personale educativo il cui grado di professionalità ed efficienza contribuisce in modo decisivo a determinare il livello qualitativo generale della struttura alla quale abbiamo pensato di affidare il nostro bambino.
Almeno sulla carta è superato il concetto di asilo nido come istituzione assistenziale, per assumere l’ottica di un servizio socio-educativo.
Infatti il nido non deve essere considerato una sorta di “parcheggio” dove il bambino è obbligato a trascorrere il tempo che la madre gli sottrae per le sue necessità lavorative. Esso è un contesto che può rivelarsi una risorsa preziosa sia per il piccolo che per la mamma. Per il bambino infatti esso costituisce il luogo in cui si attua per la prima volta il passaggio dalla dimensione familiare a quella sociale. Infatti il nido è uno spazio in cui il bambino può sviluppare numerose abilità sociali, sia con le figure delle educatrici, sia con gli altri coetanei. E il bambino è un essere assolutamente sociale fin dai suoi primi giorni di vita, incuriosito dagli stimoli interpersonali e ricettivo agli scambi comunicativi.
Sarebbe importante perciò verificare la preparazione e l’esperienza degli educatori che devono poter instaurare un rapporto di tipo individuale e affettivo con ciascun bambino. Alcuni nidi sono strutturati proprio in modo da incoraggiare il più possibile l’instaurarsi di un rapporto stretto tra il bambino e l’educatore. Perché questo tipo di rapporto sia possibile è importante che vi sia un educatore per non più di tre bambini nella fascia d’età più bassa.
Un altro fattore da valutare è quello relativo al livello qualitativo delle cureriservate al bambino che, al di là della risposta alle esigenze pratiche, dovrebbero includere anche un programma educativo persino per i bambini più piccoli, che devono essere incoraggiati a partecipare ad una vasta gamma di attività ludiche ed esplorative.
È importante anche tenere presente che i servizi offerti dall’asilo dovrebbero rispettare il più possibile l’individualità di ciascun bambino per questo è importante che vi sia una certa flessibilità negli orari per la pappa o la nanna, soprattutto se abbiamo un bimbo molto piccolo.
Come affrontare l’inserimento al nido
Per verificare che una determinata struttura risponda alle nostre esigenze è necessario infine prestare attenzione a piccoli particolari di carattere pratico, come ad esempio l’ambiente con cui il bambino verrà in contatto: è molto importante quindi controllare la pulizia, il grado di temperatura, la luminosità e l’ampiezza degli spazi.
Sarebbe importante anche verificare la presenza di spazi all’aperto per giocare e la possibilità che i bimbi vengano portati a passeggio fuori dal nido perché una stanza, per quanto spaziosa, è comunque un ambiente limitato per un bambino che ha tutto un mondo da scoprire.
Come scegliere l’asilo giusto
E allora ecco alcuni consigli pratici per scegliere l’asilo nido giusto:
- E’ preferibile visitare diversi nidi prima di scegliere.
- Meglio scegliere un ambiente che ci sembri pulito e confortevole, spazioso, ma non troppo dispersivo o caotico, caldo ma non soffocante, ricco di materiali.
- Preferire un nido in cui vi sia una suddivisione degli spazi ed un’organizzazione specifica a seconda delle diverse età del bambino: quindi in cui vi sia una sezione apposita dedicata ai piccolissimi (zero-dodici mesi) con un numero contenuto di bambini, nella quale essi possano godere della tranquillità e del rispetto per i particolari ritmi di vita di questa fascia. Una sezione dedicata a bambini di età intermedia (dodici-ventiquattro mesi), in quanto a quest’età compare la deambulazione autonoma e pertanto essi devono potersi muovere liberamente in uno spazio sicuro. Infine uno spazio per i più grandi (ventiquattro-trentasei mesi), articolato in un’area ampia e ricca di opportunità e materiali, che consenta anche altri tipi di scambi, come quelli linguistici e relazionali.
EasyNido consiglia di guardare a questi tre aspetti fondamentali per scegliere bene il nido:
- La struttura: un ambiente curato e pulito, anche in punti “critici” è indispensabile, il vostro bambino passerà tanto tempo fuori casa e l’igiene è essenziale.
- La facilità di comunicazione tra asilo e genitori: più l’asilo condivide informazioni con voi e più sarà facile verificare come vostro figlio/a si sta adattando, diffidate delle strutture con scarsa comunicazione.
- Il numero di educatori e il numero di bambini per classe: un rapporto troppo squilibrato impedirebbe a qualsiasi educatore di svolgere al meglio il proprio lavoro
Bonus asilo nido
E’ possibile richiedere il Bonus asilo nido e ne esistono di vari tipi:
- Bonus da 150 euro: che sarà attivo da settembre, e che sarà erogato dalle aziende pubbliche e private che potranno aiutare le famiglie a sostenere la retta mensile;
- Bonus da 1000 euro: erogato in 11 mensilità dall’INPS, spetta a tutte le famiglie che iscrivono il proprio figlio all’asilo nido pubblico o privato a prescindere dal reddito.
- Bonus asilo nido e baby sitter: riconfermato anche quest’anno il bonus del valore di 600 euro in voucher che potranno essere spesi per pagare la baby sitter o la retta dell’asilo nido.
I consigli di una mamma per scegliere l’asilo nido
Da mamma di due bambini che sono andati all’asilo nido mi sento di fare queste riflessioni, in base alla mia esperienza:
- asilo nido, assolutamente sì: e non solo perché lavoriamo ma anche perché i bimbi di oggi sono sveglissimi, hanno bisogno di stimoli, del confronto e del gioco condiviso con i coetanei e di essere stimolati ad apprendere;
- vicinanza: l’asilo nido deve essere vicino casa o vicino all’ufficio per non aggiungere spostamenti e impegni alla giornata già tanto complicata e anche perché i bimbi si ammalano spesso ed è più facile poterli andare a prendere se siamo lì nei pressi;
- numero di educatori: l’ideale sarebbe un asilo nido con non più di 20 bambini e 4-5 operatrici che dividano i bambini in due gruppi in base alle età;
- spazio all’aperto: per me è stata una condizione imprescindibile, dove abito c’è il sole per sei mesi l’anno e sapere che possono andare a giocare all’esterno anche se fa freddino, ben coperti, è un vantaggio;
- menu: una cucina interna, con prodotti possibilmente biologici e un menu che cambia in base alle stagioni e quindi con una varietà di pietanze piuttosto ricca. Per me uno dei vantaggi dell’asilo nido è che i bimbi si abituano a mangiare tutto e assaggiano cose nuove.
Fonte: https://www.pianetamamma.it/il-bambino/scelta-asilo-nido.html