Maternità surrogata nei paesi dell’ex URSS
Gli ultimi dati presentati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non possono che rattristare: una coppia su cinque nel mondo non riesce a concepire figli in modo naturale. Questo è il motivo per cui ha preso piede lo sviluppo del turismo medico e, in particolare, del ramo di procreazione medicalmente assistita (PMA). Negli ultimi anni le tecniche di fecondazione assistita come FIVET, maternità surrogata, ovodonazione e donazione di sperma diventano sempre più richieste nel mondo. La PMA permette alle coppie infertili di provare la felicità di essere genitori.
Una delle tecniche PMA più discusse e controverse è la maternità surrogata. L’atteggiamento nei confronti di questa procedura cambiano dal paese al paese. Nel mondo ci sono tre posizioni principali che vengono assunte dalle persone: pro maternità surrogata, contro maternità surrogata e posizione neutra. In alcuni paesi del mondo esistono le leggi che regolamentano l’attuazione della tecnica in questione. Così alcuni dei paesi vietano il ricorso alla maternità surrogata, altri permettono seguendo le determinate disposizioni della legge locale, altri ancora non approvano le leggi a riguardo.
Le coppie infertili provenienti dai paesi dove la maternità surrogata è vietata spesso vanno all’estero per poter usufruire di questa procedura. I paesi più gettonati dove tale tecnica è legale sono l’Ucraina, la Russia, la Bielorussia, la Georgia, l’Armenia, il Kazakistan, ecc.
L’Ucraina è già riuscita ad acquistare la fiducia degli europei che vengono nelle cliniche di medicina riproduttiva locali. Le coppie infertili francesi, tedeschi, italiane, spagnole, inglesi e persino americane si affidano alle cliniche ucraine che riescono a trovare una soluzione per il problema di infertilità grazie alla legalità dell’attuazione di tutte le tecniche PMA, prezzi moderati, pacchetti medici “all inclusive” al contempo garantendo l’esito positivo o il rimborso di tutto il costo del programma. Dato il terreno favorevole ci si possono riscontrare delle code per l’inizio del programma. Talvolta si potrebbe aspettare anche fino a un anno e mezzo prima di far partire i trattamenti. Il flusso continuo di clienti fa sì che le cliniche sembrino a volte delle catene di montaggio: ogni impiegato è responsabile solo della propria mansione.
Anche il paese vicino all’Ucraina, la Russia, è pronta di fornire i servizi di maternità surrogata. Tutti i trattamenti sono altrettanto legali come in Ucraina e si verifica un flusso continuo di stranieri. In Russia ci sono molte cliniche e agenzie (che fungono da intermediari) per i servizi PMA e la maternità surrogata è una delle procedure più richieste. A primo avviso tutto sembra organizzato e regolamentato molto bene. Però in Russia esiste una clausola della legge sulla maternità surrogata secondo la quale la medre surrogata ha il diritto di ripensarci e di rifiutare di dare il bambino ai genitori genetici dopo il parto. Se tale situazione si verifica la legge appoggia la partoriente.
Inoltre, la maternità surrogata è legale anche in Bielorussia. Questo programma è altrettanto richiesto, ogni anno le madri surrogate bielorusse partoriscono decine di bambini. La legge bielorussa permette di stipulare un accordo ufficiale per l’erogazione dei servizi di maternità surrogata su base commerciale e determina gli obblighi, i diritti e le responsabilità della madre surrogata e dei genitori genetici. La legge bielorussa sulla maternità surrogata esclude le controversie riguardanti i diritti di paternità al nascituro: dopo la nascita del bambino la madre surrogata è obbligata ad affidarlo ai genitori genetici e non ha alcun diritto di lasciarselo. A loro turno, i genitori genetici non possono rifiutare di accettare il figlio.
Un altro paese che apre le porte alle coppie infertili straniere è la Georgia. L’attuazione di maternità surrogata è legale a partire dal 1997. Sempre a partire dallo stesso anno sono legali i programmi di donazione di sperma e di ovodonazione. Nel 2014 il governo georgiano ha discusso l’implementazione di alcuni correttivi nella legge sulla maternità surrogata. È stato proposto di vietare il pagamento del compenso per tale procedura a causa di troppo commercio del servizio. Però le proposte non hanno visto l’approvazione: la maternità surrogata commerciale è tuttora legale in Georgia. Non ci sono difficoltà nell’attuare un programma se si vuole ricorrere all’uso del materiale biologico proprio. Se si ha bisogno dei gameti donati possono insorgere alcuni ostacoli. Le difficolta riguardano principalmente la ricerca di un donatore idoneo per chi presenta i tratti somatici prettamente europei. Questa, invece, è una prerogativa dell’Ucraina. Essendo una delle nazioni più belle secondo le statistiche mondiali, il fenotipo ucraino soddisfa pienamente le richieste europee per quanto riguarda i tratti somatici.
Kazakistan è un altro paese che può suscitare l’interesse per il turismo medico. La maternità surrogata è legale a partire 1998 nella Repubblica di Kazakistan. Il programma viene realizzato attraverso la stipula di un accordo scritto fra i coniugi (clienti), la madre surrogata e il centro medico che si prende il carico di effettuare i trattamenti necessari. Secondo la legge di Kazakistan, il contratto stipulato fra le parti partecipanti al programma viene obbligatoriamente vidimato da un notaio. Pertanto, dal punto di vista legale non ci sono impedimenti. Invece per quanto riguarda la qualità dei servizi medici offerti in Kazakistan ci possono essere dei dubbi.
Dando un’occhiata ai forum medici è possibile trovare molti commenti e recensioni, sia positivi che negativi, per quanto riguarda il funzionamento e l’efficacia di diverse cliniche di medicina riproduttiva. La scelta finale dipende da molti fattori ma ciononostante l’Ucraina ha molti punti a suo favore anche se paragoniamo la qualità dei servizi con quelli americani. Le tecnologie all’avanguardia delle cliniche private hanno permesso di arrivare ad un livello di servizio e professionalità veramente alto per poter proporre i migliori trattamenti ai propri clienti.