A 18 anni scopre di essere senza vagina (e anche utero e cervice)
Con grande sorpresa e amarezza una donna ha scoperto a 18 anni di essere senza vagina, utero e cervice. A 17 anni ancora non aveva le mestruazioni
IRLANDA – Quando a 17 anni non aveva ancora avuto il suo primo ciclo, Rebekah Knight dapprima pensa di essere soltanto in ritardo per lo sviluppo, ma il tempo passa e così inizia ad avere il sospetto che qualcosa in lei non va. Per questo si confida con la mamma, che decide di portarla dal medico, il quale la indirizza all’ospedale Royal Victoria di Belfast per una serie di test. Alla fine, a seguito di una risonanza magnetica arriva il responso: Rebekah è affetta da condizione che colpisce una donna su 5.000 in tutto il mondo.
Svelato il mistero
Per Rebekah è stato un duro colpo scoprire non solo di non avere la vagina, ma anche di non avere un utero e una cervice (oltre a un rene solo) – cosa che le preclude per sempre di avere figli. Il suo problema, così come diagnosticato dai medici, si chiama sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser (MRKH), una condizione rara che causa questi difetti alla nascita. Come dichiarato da lei stessa, la notizia l’ha sconvolta, e come spesso capita, si è domandata perché proprio a lei.
Una piccola speranza c’è
Anche se Rebekah ha questa malformazione, i medici le hanno detto che le sue ovaie sono presenti e funzionanti. Per cui, anche se non può portare avanti una gravidanza, per via della mancanza dell’utero, potrebbe sempre rivolgersi alla maternità surrogata. Tuttavia per ora, per poter far sì che la parte urogenitale funzioni normalmente, Rebekah (che ora ha 23 anni) nel 2013 si è sottoposta a un intervento chirurgico di ricostruzione vaginale, perché quella parte anatomica era troppo piccola per poter espletare le sue funzioni. L’intervento, eseguito in due tempi, è stato lungo e debilitante, così come la sua degenza in ospedale durata 12 giorni sena poter mettere giù un piede dal letto. Per questo è dovuta poi ricorrere alla fisioterapia per riprendere a camminare bene.
Una testimonianza diretta
Per sensibilizzare le persone a questo problema e alla sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser (MRKH), la giovane Rebekah Knight ha scritto un libro sulle sue esperienze, intitolato ‘The Girl With No …’, che è attualmente disponibile su Amazon. Parlando dei suoi sentimenti e della possibilità di trovare un compagno, Rebekah dice che spera di incontrare un giorno qualcuno che sappia guardare oltre le sue condizioni. Anche se sa che non sarà facile parlare con qualcuno del suo problema. Ma è fiduciosa che esistono persone che sanno accettarti per quello che sei.
La sindrome di Mayer Rokitansky Kuster Hauser
La sindrome di Rokitansky, o MRKH (Mayer Rokitansky Küster Hauser), è un’anomalia congenita caratterizzata dall’assenza della vagina, dell’utero e della cervice. A differenza di quello che può sembrare, le donne che ne soffrono hanno ovaie normalmente funzionanti, quindi per cui sperimentano in genere i normali segni della pubertà. Solo che, come Rebekah, non si hanno i cicli mestruali e non si è in grado di concepire. I genitali esterni appaiono del tutto normali. Per questo motivo la sindrome non viene scoperta finché una donna cresce e si accorge di avere qualche problema, come appunto la mancanza del ciclo mestruale. A volte per rimediare al problema vaginale interno si utilizzano dei dilatatori, ma quando questi non hanno successo o non si possono utilizzare si deve per forza ricorrere alla chirurgia. Dopo l’intervento, in genere la donna può avere regolari rapporti sessuali, ma, come detto, non può concepire.
Fonte: https://www.diariodelweb.it/salute/articolo/?nid=20180322-497327