Endometriosi, oggi la Giornata Mondiale. Il 10-15% delle donne in età fertile ne è affetto. Le novità nella cura
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 10-15% delle donne in età fertile è affetto da endometriosi. In Italia si stimano 3 milioni di casi di endometriosi e sono 9.000 le donne affette da endometriosi che si sono rivolte a IVI
ROMA – Marzo è in tutto il mondo il mese della consapevolezza dell’endometriosi. Quest’anno l’iniziativa culmina oggi, sabato 24, con la Giornata Mondiale, istituita per sensibilizzare la popolazione sulla malattia che, secondo l’OMS, colpisce circa il 10-15% delle donne in età fertile. Di cui 3 milioni i casi soltanto in Italia, e con un enorme ritardo nella diagnosi che mediamente arriva dopo 7 anni – in genere nella fascia d’età tra i 25 e i 35 anni.
Dolorosa e invalidante
L’endometriosi è una malattia cronica, dolorosa e invalidante, con risvolti importanti a livello socio-lavorativo e relazionale: ansia, discriminazione, paura, giornate a casa, rischio di perdere il lavoro, sono temi che, purtroppo, rivestono ancora una profonda attualità. Una patologia che per il 30-40% delle pazienti si traduce, inoltre, in un problema di infertilità – spiega una nota IVI.
«Nelle donne affette da endometriosi il tasso di gravidanza naturale è inferiore al 2% per ciclo mestruale – spiega la dott.ssa Daniela Galliano, Direttrice del Centro IVI di Roma – mentre normalmente questo valore si attesta attorno al 20%. L’infertilità è un elemento fondamentale di cui il medico deve tener conto nel momento in cui si appresta alla diagnosi e alla cura di questa patologia così come l’endometriosi influenza l’approccio diagnostico e terapeutico per la cura della infertilità. Per le pazienti – prosegue la dottoressa Galliano – la medicina riproduttiva rappresenta una opportunità da intraprendere grazie agli elevati tassi di successo che caratterizzano queste tecniche. Negli ultimi dieci anni più di 9.000 donne si sono rivolte a IVI per riuscire ad avere un bambino malgrado l’endometriosi».
Unità specifiche per la cura
In alcune cliniche, IVI può contare su unità specifiche per la cura dell’endometriosi. Una diagnosi e un corretto trattamento e follow-up, sia medico che psicologico, assicurano che le pazienti si sentano supportate e comprese. Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi passi avanti sul fronte terapeutico-assistenziale, ma anche istituzionale: nel 2016 l’endometriosi è stata inserita dal Governo Italiano nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti. Inoltre, da marzo 2017 sono entrati in vigore i nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) previsti per gli stadi clinici di endometriosi moderato e grave.
L’endometriosi
Il termine ‘endometriosi’ deriva dall’endometrio, il tessuto che riveste l’interno dell’utero e la patologia si verifica quando quest’ultimo è presente al di fuori della cavità uterina, per esempio nell’addome, nelle ovaie o nelle tube. Questo tessuto continua a reagire alle variazioni ormonali che si verificano in ciascun ciclo, cosa che provoca gonfiore negli organi in cui si trova. L’intero processo dà luogo a emorragia interna, rottura dei tessuti e infiammazione degli organi colpiti, che porta a forti dolori, problemi intestinali, aderenze e infertilità.
IVI-RMA Global
IVI nasce nel 1990 come la prima istituzione medica in Spagna completamente specializzata nella riproduzione umana. Da allora ha aiutato a nascere più di 160.000 bambini, grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie di riproduzione assistita. All’inizio del 2017, IVI si è fusa con RMANJ, diventando così il più grande gruppo di riproduzione assistita del mondo. Attualmente conta più di 70 cliniche in tutto il mondo ed è leader nel campo della medicina riproduttiva.
Fonte: https://www.diariodelweb.it/salute/articolo/?nid=20180323-497644