Figlio unico oppure no?

Oggi vogliamo occuparci della scelta se avere un figlio unico oppure no. Nonostante la continua contrazione della fecondità riscontrata nell’ultimo decennio nel nostro Paese e la presenza di figli per madre che non supera l’1,42%, si assiste ad un fenomeno che vede contrapposte famiglie con due figli e famiglie prive di figli. La famiglia composta da due genitori e da due figli (4 componenti) risulta, infatti, essere ancora quella più attesa, seguita dalla famiglia con un solo bambino e da quella con tre o più bambini. Secondo i dati raccolti dall’Istat nell’ultimo decennio le giovani donne sotto i 24 anni di età sono le più propense a voler aver un nuovo bambino, dopo la nascita del loro primo figlio, percentuale che tende ad abbassarsi man mano che si alza l’età della madre. Solitamente le donne che desiderano una nuova gravidanza hanno solo un figlio, un livello di istruzione alto e provengono dal Mezzogiorno. Nella maggior parte dei casi la nuova gravidanza è programmata, o perlomeno desiderata, nell’arco dei successivi tre anni.
Dal punto di vista dell’età anagrafica in cui diventare madre, si evidenzia una programmazione della gravidanza inferiore nell’età che vanno dai 25 ai 30 anni e maggiore nelle età più avanzate. In particolare la maggior parte delle donne intervistate ritiene che l’età massima per mettere al mondo un bambino è fissata intorno ai quarant’anni, seguita dai 35 anni. Oltre i quaranta si riscontrano poche donne propense a portare avanti una gravidanza. Perché figlio unico? Per quanto riguarda le donne che dopo il primo bambino non desiderano avere altri figli, sono state registrate differenti motivazioni, distribuite sulle differenti fasce d’età. Nel 36% dei casi una donna non desidera avere altri bambini in quanto si è ormai raggiunto il numero di figli desiderato, seguono i motivi economici (23,4%) e i motivi anagrafici (15,5%). Chiude la percentuale più bassa (3,1%), legata ai problemi di salute. E’ interessante notare, però, come le motivazioni si siano modificate con il passare del tempo: se nel 2002 una donna con un figlio non desiderava una nuova gravidanza per il raggiungimento del numero dei figli desiderato (31,4%), per motivi economici (16,7%) e per motivi di età (12,6%), nel 2012 i motivi economici sono al primo posto (25,6%), seguiti dai motivi di età (18%) e dal raggiungimento del numero dei figli desiderato (15%). Perché avere altri figli? Nel caso di madri con due o più figli, invece, la prima motivazione è il raggiungimento del numero dei figli desiderato: motivazione che non è mutata nel corso degli anni. Dal punto di vista della tipologia di coppia si registra un maggior numero di figli nel caso di genitori entrambi stranieri (2,7), seguita dalla coppia composta da due italiani (2,4) e da quella composta da madre straniera e padre italiano (2,3). In caso di nazionalità straniera la madre è soprattutto di origine africana, seguita da quella asiatica e da quella dell’Europa Centro-orientale.Oggi vogliamo occuparci della scelta se avere un figlio unico oppure no. Nonostante la continua contrazione della fecondità riscontrata nell’ultimo decennio nel nostro Paese e la presenza di figli per madre che non supera l’1,42%, si assiste ad un fenomeno che vede contrapposte famiglie con due figli e famiglie prive di figli. La famiglia composta da due genitori e da due figli (4 componenti) risulta, infatti, essere ancora quella più attesa, seguita dalla famiglia con un solo bambino e da quella con tre o più bambini. Secondo i dati raccolti dall’Istat nell’ultimo decennio le giovani donne sotto i 24 anni di età sono le più propense a voler aver un nuovo bambino, dopo la nascita del loro primo figlio, percentuale che tende ad abbassarsi man mano che si alza l’età della madre. Solitamente le donne che desiderano una nuova gravidanza hanno solo un figlio, un livello di istruzione alto e provengono dal Mezzogiorno. Nella maggior parte dei casi la nuova gravidanza è programmata, o perlomeno desiderata, nell’arco dei successivi tre anni.
Dal punto di vista dell’età anagrafica in cui diventare madre, si evidenzia una programmazione della gravidanza inferiore nell’età che vanno dai 25 ai 30 anni e maggiore nelle età più avanzate. In particolare la maggior parte delle donne intervistate ritiene che l’età massima per mettere al mondo un bambino è fissata intorno ai quarant’anni, seguita dai 35 anni. Oltre i quaranta si riscontrano poche donne propense a portare avanti una gravidanza. Perché figlio unico? Per quanto riguarda le donne che dopo il primo bambino non desiderano avere altri figli, sono state registrate differenti motivazioni, distribuite sulle differenti fasce d’età. Nel 36% dei casi una donna non desidera avere altri bambini in quanto si è ormai raggiunto il numero di figli desiderato, seguono i motivi economici (23,4%) e i motivi anagrafici (15,5%). Chiude la percentuale più bassa (3,1%), legata ai problemi di salute. E’ interessante notare, però, come le motivazioni si siano modificate con il passare del tempo: se nel 2002 una donna con un figlio non desiderava una nuova gravidanza per il raggiungimento del numero dei figli desiderato (31,4%), per motivi economici (16,7%) e per motivi di età (12,6%), nel 2012 i motivi economici sono al primo posto (25,6%), seguiti dai motivi di età (18%) e dal raggiungimento del numero dei figli desiderato (15%). Perché avere altri figli? Nel caso di madri con due o più figli, invece, la prima motivazione è il raggiungimento del numero dei figli desiderato: motivazione che non è mutata nel corso degli anni. Dal punto di vista della tipologia di coppia si registra un maggior numero di figli nel caso di genitori entrambi stranieri (2,7), seguita dalla coppia composta da due italiani (2,4) e da quella composta da madre straniera e padre italiano (2,3). In caso di nazionalità straniera la madre è soprattutto di origine africana, seguita da quella asiatica e da quella dell’Europa Centro-orientale.