Infrangendo i miti sulla maternità surrogata
Il primo bambino partorito da una madre surrogata fu nato in Gran Bretagna nel 1989. Ventisei anni dopo questo modo di procreare diventò piuttosto popolare e molto diffuso in tutto il mondo. Secondo la statistica una coppia su cinque nel mondo è infertile. E il tempo della nascita del primogenito ogni anno si sposta, costringendo le donne a ricorrere all’uso delle tecniche di fecondazione assistita ivi compresa maternità surrogata.
E’ passata molta acqua sotto i ponti da quando è nato il primo bambino gestato da una madre surrogata. Oramai solo nei paesi piu’ arretrati non si parla dei programmi d’inseminazione artificiale e maternità surrogata. I numerosi talk-show e documentari, i forum e i siti internet, gli articoli di stampa internazionale e molte altre cose informano la società mondiale già da molti anni, svelando tutti i dettagli e particolarità dei programmi medici con l’uso di fecondazione assistita. Nonostante ciò c’è ancora gente per cui alcuni aspetti di maternità surrogata rimangono un enigma.
Così alcune coppie pensano che la madre surrogata diventi nativa per il bambino che porta in grembo per le persone estranee, i suoi geni siano coinvolti nel processo di concepimento e crescita del feto e nelle vene del bambino scorre il suo sangue. È un mito e non è assolutamente vero. La maternità surrogata tradizionale (quando la madre surrogata ha un legame genetico con l’embrione attecchito) è già nel passato. Oggi ci sono dei paesi in cui esiste ancora la maternità surrogata tradizionale, però i medesimi vengono preferiti solo dalle coppie che sono sicure al 100% nella madre surrogata scelta da loro stessi. Nel caso sopraccitato c’è un rischio che la madre surrogata decida di non consegnare il bambino ai genitori biologici, sentendo una certa affezione nei confronti dello stesso. Certe volte potrebbe anche pensare che il bambino appartenga a lei in quanto possiede il suo materiale biologico ma non è per niente vero.
Oggi il tipo di maternità surrogata più diffuso è la maternità surrogata gestazionale. Implica una totale assenza di qulsiasi legame genetico tra la madre surrogata e il nascituro. In questo caso per la fecondazione in vitro viene usato il materiale biologico dei coniugi oppure, in caso di necessità per ragioni mediche, gli ovuli donati. Dunque, in Ucraina la madre surrogata non diventa mai la madre biologica del bambino siccome il materiale genetico del feto in grembo nella maggior parte delle volte appartiene ad aspiranti genitori. Per quanto riguarda il “legame sanguigno”, il sangue della madre e del feto non si mescola a patto che la gravidanza proceda in modo regolare.
C’è un’opinione tra i clienti che le madri surrogate spesso ingannino e si prendono i bambini. Qui soprattutto bisogna tener presente tutti gli aspetti giuridici della questione siccome in ogni paese le leggi sull’uso delle tecniche di procreazione assistita sono diverse e le madri surrogate hanno i diritti diversi secondo il paese di attuazione del programma. Inoltre è importante considerare che rivolgendovi ad una clinica specializzata che lavora secondo la legge locale, non riscontrerete problemi e difficoltà irrisolvibili. In Ucraina la madre surrogata non è considerata la madre del bambino che ha dato alla luce per una coppia infertile. Secondo la legge, i suoi genitori sono la coppia che ha avviato il programma. Dato questo la madre surrogata non ha alcun diritto di avere il bambino, e in caso di violazione della legge (il rifiuto di dare il bambino ai suoi genitori) la donna è ritenuta penalmente responsabile.
È possibile incontrare famiglie che hanno paura di essere ingannati allo stadio d’inseminazione artificiale. Siccome è un processo che avviene dietro la porta chiusa del laboratorio e sotto un rigido controllo dell’embrionologo, la coppia non può essere sicura quali ovuli vengano usati per la creazione dell’embrione. E se per quest’ultimo verrà usato un ovulo della madre surrogata invece di quello della moglie ossia della madre biologica?
In Ucraina l’ovulo della madre surrogata non può essere usato per i programmi di maternità surrogata con il ricorso alla FIVET per legge. L’ordine e le modalità di realizzazione dei programmi PMA sono regolati da tali documenti ufficiali come Il Codice Civile e il Codice della Famiglia di Ucraina, la Legge ucraina su “La base di legislazione dell’Ucraina sulla protezione della salute”, il decreto speciale del Ministero della Salute di Ucraina dal 23 dicembre 2008 no. 771 e molti altri. E la parentela consanguinea può essere sempre attestata tramite la prova del DNA.