L’utero in affitto rimarrà vietato, ma la Francia ha compiuto un passo importante per riconoscere i figli della maternità surrogata nati all’estero per volontà di cittadini francesi. Questi bambini, finora ignorati dall’amministrazione poiché avevano un certificato di nascita non riconosciuto dalle istituzioni, ora otterranno immediatamente un documento che attesta la loro esistenza e soprattutto un procedimento veloce per la cittadinanza francese.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione in una sentenza che viene incontro alle coppie – eterosessuali oppure omosessuali – desiderose di avere un figlio attraverso una madre surrogata. L’avvocato che ha perorato la causa di questi bambini ha parlato di “fantasmi della repubblica”: figli reali di cittadini francesi che però fino a questo momento non potevano ottenere automaticamente una carta d’identità, un passaporto oppure la registrazione al servizio sanitario.
Proprio per questo motivo nel 2014 la Corte europea per i diritti umani di Strasburgo aveva condannato la Francia.
La Corte di cassazione si è espressa sul caso di due bambini nati con la maternità surrogata in Russia, da padri francesi. La corte d’appello di Rennes aveva rifiutato al primo la trascrizione all’anagrafe, al secondo invece aveva dato il via libera. I giudici supremi hanno deciso che invece questi bambini devono ottenere una iscrizione allo stato civile indicando come padre colui che ha riconosciuto il bambino e come madre la donna che l’ha partorito.
L’importanza degli esami per madri surrogate e donatrici
Gli esami medici per le madri surrogate e le donatrici rappresentano un passaggio fondamentale in ogni programma di riproduzione assistita. Da questi controlli dipende non solo la possibilità di partecipare ai diversi protocolli, ma anche la scelta della stimolazione ormonale o del trattamento più adatto.
Un’analisi accurata dello stato di salute, dell’equilibrio ormonale e dell’idoneità riproduttiva permette ai medici di prevenire rischi, garantire sicurezza e definire un percorso terapeutico personalizzato. Solo attraverso una valutazione clinica completa è possibile assicurare che ogni donna coinvolta—sia come donatrice sia come madre surrogata—possa partecipare in modo responsabile, sicuro ed efficace.
Gli esami non sono dunque una semplice formalità, ma il fondamento di un trattamento di qualità, che tutela sia la salute delle partecipanti sia il buon esito del programma. ... Vedi altroVedi meno
11 hours ago
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Cardiopatie gravi, malattie autoimmuni e coagulopatie severe — e come la maternità resta possibile grazie alla GPA. Per molte donne, il desiderio di maternità è forte e naturale. Ma esistono condizioni in cui la gravidanza non è solo complicata: è pericolosa, sia per la madre che per il bambino. Tra queste, due gruppi di patologie rappresentano una sfida particolarmente critica: le cardiopatie gravi e le malattie autoimmuni o coagulopatie severe.
In questi casi, la scienza offre una soluzione sicura e rispettosa del desiderio di genitorialità: la gestazione per altri (GPA). Un percorso che permette alla famiglia di avere un figlio geneticamente proprio, senza mettere a rischio la salute della madre biologica. ... Vedi altroVedi meno
1 day ago
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5 days ago
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