Le risposte alle domande che si pongono piu’ spesso le famiglie ricorrendo alla maternità surrogata
Maternità surrogata è un programma serio e di elevata responsabilità soprattutto dal punto di vista psicologico e morale. Comprendendo la complessità della questione spesso le famiglie che pensano di ricorrere alla maternità surrogata vogliono chiarire bene alcuni aspetti del percorso prima di iniziarlo. In seguito prendiamo in esame alcuni punti del programma che suscitano piu’ domande nelle coppie infertili che prendono in considerazione la tecnica di maternità surrogata.
Il percorso di maternità surrogata è l’unica possibilità di avere figli per me?
Bisogna tenere presente che il processo di maternità surrogata spesso è lungo, costoso e molto difficile al livello emozionale. Per poter eseguire un programma di MS (maternità surrogata) in Ucraina i requisiti essenziali sono: essere ufficialmente coniugati e avere un rapporto di fiducia reciproca in famiglia. Prima di rivolgersi ai centri di medicina riproduttiva bisogna chiedere un consiglio al vostro medico di fiducia. Quest’ultimo deve diagnosticare l’infertilità e fare una nota (prescrizione, raccomandazione) ufficiale che permette di ricorrere alla gestazione per altri. Con il certificato medico ufficiale attestante la diagnosi di infertilità è possibile rivolgersi ad un centro ucraino di medicina riproduttiva. Fra le diagnosi piu’ ricorrenti con cui ci si rivolge alla maternità surrogata rientrano: le patologie dell’utero e/oppure delle tube di Falloppio, diversi tumori all’utero, l’assenza dell’utero, altre malattie che mettono a rischio la vita e la salute della donna o del bambino nel caso di una gravidanza, una serie di FIVET fallite dopo di cui gli embrioni sani non sono attecchiti. Inoltre, bisogna ricordare che solo un medico specializzato può consigliare di ricorrere alle tecnologie riproduttive moderne.
Perché qualcuno vuole diventare una madre surrogata?
La maggior parte delle madri surrogate provano l’empatia nei confronti dei presunti genitori ossia le famiglie che per diverse ragioni non riescono a concepire e partorire un figlio autonomamente in modo naturale. Le madri surrogate in Ucraina sanno cosa significa essere genitori in quanto secondo la legge loro sono tenuti ad avere almeno un figlio sano partorito in modo naturale.
“Due anni fa sono rientrata fra le donne che hanno avuto un’esperienza di essere una madre surrogata e che hanno partorito un figlio agli europei infertili. Ho pensato alla maternità surrogata per un po’ di anni e ho sempre cercato le informazioni e aggiornamenti a riguardo. Sapevo che c’erano molte persone infertili che si rivolgevano alle cliniche di medicina riproduttiva sprecializzate. Ho già due figli nativi ma sono ancora in grado di partorire. Quindi ho deciso di aiutare altre famiglie che vogliono avere una famiglia completa. Mio marito mi ha appoggiata. Una volta nostro figlio gli salì sulle ginocchia e disse: “Papà, ti voglio bene”, lui mi guardò e disse che queste parole era la cosa migliore che potesse sentire un uomo e che mi appoggiasse al 100% e mi sarebbe stato vicino”, – racconta una madre surrogata.
La surrogazione di maternità viene effettuata in forma lucrativa in Ucraina. Per cui una difficile situazione economica è spesso un motivo per cui le donne diventano madri surrogate. Ciònonostante alle cliniche ucraine vengono applicate le severe regole di selezione delle potenziali madri surrogate. Ad esempio, al centro BioTexCom su 10 donne che vogliono diventare madri surrogate solo 2-3 ragazze superano gli accertamenti medici e sono idonee.
È possibile che la madre surrogata possa rifiutare di disconoscere il nascituro all’ultimo momento?
Alle cliniche ucraine che lavorano secondo le apposite norme e regole le madri surrogate non possono vedere il bambino dopo il parto. Lo prendono subito e in seguito la madre surrogata non può avere nessun contatto con il bambino. Inoltre, secondo la legge ucraina, la madre surrogata non ha alcun diritto e obbligo giuridico al bambino che partorisce nell’ambito del programma di maternità surrogata. In piu’ non bisogna dimenticare che nel caso di maternità surrogata la donna si presta per aiutare una coppia infertile e per avere una ricompensa finanziaria ma non per prendersi il bambino dopo il parto. Un altro punto importante è che bisogna effettuare tali programmi esclusivamente nelle cliniche specializzate e nel paese dove la maternità surrogata è autorizzata dalla legge. Rivolgendovi al centro BioTexCom avrete la garanzia dell’esito positivo. E i medici specializzati con un’esperienza pluriennale nel campo di medicina riproduttiva aiuteranno a chiarire ogni singolo dubbio riguardante le procedure e documenti ufficiali.
La madre surrogata proverà un legame emotivo nei confronti della coppia infertile e il bambino?
Spesso durante i programmi di maternità surrogata effettuati autonomamente si forma un forte legame fra la madre surrogata e la coppie per cui la stessa porta in grembo il figlio. Nei casi in cui le famiglie si occupano della ricerca della futura madre surrogata da sole, organizzano tutto il processo di gestazione e accompagnano la ladre surrogata a fare i controlli e accertamenti, si sviluppa una sorta di legame reciproco. Le persone diventano quasi parenti in un certo senso e all’estero si incontrano molti casi quando persino dopo la fine del programma la coppia continua a sentire la madre surrogata. Gli psicologi generalmente sconsigliano la pratica del genere e consigliano di minimizzare i contatti con la madre surrogata. Alla clinica BioTexCom la maggior parte delle madri surrogate hanno la loro famiglia, i mariti, i figli, gli amici e le persone che le stanno vicine durante tutto il percorso. Inoltre, al centro sono impiegati gli specialisti che forniscono tutta l’assistenza necessaria e aiutano a bilanciare i rapporti con la madre surrogata per evitare difficoltà psicologiche in seguito.
Quanto tempo impiega il percorso di maternità surrogata?
È impossibile dare una risposta certa ed esatta a questa domanda. Tutti noi sappiamo che la gravidanza dura 9 mesi. Però prima di arrivare alla gravidanza stessa bisogna eseguire una serie di procedure e completare tutte le tappe del programma: la selezione di una madre surrogata, accertamenti medici, la preparazione della madre surrogata al transfer, l’assunzione dei farmaci, il transfer dell’embrione. Inoltre bisogna ricordare che il transfer dell’embrione non sempre ha l’esito positivo in quanto lo stesso può anche non attecchire al primo tentativo. Alla cliniche ucraina il programma di maternità surrogata dura circa un anno nel caso della FIVET positiva al primo tentativo.
Quanto costerà un programma di maternità surrogata?
Nei paesi diversi la maternità surrogata si effettua secondo le leggi e norme diverse. Ci sono i paesi dove è legale solo la forma volontaria della maternità surrogata ossia alla madre surrogata vengono rimborsate solo le spese mediche e tutto quello che riguarda la gravidanza e il parto. Le coppie infertili straniere spesso si rivolgono alle cliniche specializzate dei paesi dove tali programmi vengono effettuati sulla base commerciale. Il costo di maternità surrogata negli Stati Uniti oscilla fra 60 e 90 mila dollari per un tentativo. Il regolamento del paese prevede il pagamento separato per ogni ciclo FIVET (nel caso ci sia un negativo si versa un ulteriore contributo). In Ucraina i costi sono piu’ contenuti. Ad esempio, alla BioTexCom la maternità surrogata può costare a partire da 29 900 euro per il pachetto medico “tutto incluso”. Questo prezzo comprende tutti i servizi, procedure e accertamenti. Non dovete spendere piu’ niente per l’alloggio, il vitto, il transfer, l’interprete e l’avvocato in quanto tutto questo è già incluso nel prezzo. Pagate solo una somma fissa.
Come reagiscono i miei amici e la mia famiglia alla mia decisione di ricorrere alla maternità surrogata?
Ognuno ha le proprie idee riguardante le tecnologie riproduttive moderne e, in particolare, alla maternità surrogata. Tante persone quante opinioni. È probabile che i vostri amici e parenti saranno intrigati e vorranno sapere ogni dettaglio, come funziona questo programma e come sarà organizzato tutto il procedimento. Qualcuno sarà semplicemente molto felice per voi e vi appogerà durante questo percorso che vi permetterà di realizzare un vostro sogno. Per ovvie ragioni molti amici e parenti staranno in pensiero per voi: infine loro non sanno come avviene tutto il processo e quali sono le probabilità di avere un esito positivo al termine del programma di maternità surrogata. I psicologi consigliano di parlare con i vostri cari: è meglio spiegare perché lo fate e che per voi questo programma è di grande importanza, chiarire tutte le tappe che vengono percorse durante il tutto il periodo. Non trascurate la vostra famiglia ed amici se loro vi appoggiano e sono d’accordo con la vostra scelta. Se si desidera, è possibile tenere nascosta la vostra partecipazione al programma di maternità surrogata. La scelta è vostra e tocca a voi decidere se raccontarlo ad altri o meno. Però se avete già deciso di non nascondere questo fatto, siate aperti e onesti: così sarà piu’ facile per vostri parenti e amici comprendere ed accettare questa notizia e loro sapranno che siete onesti con loro. Prima raccontate ai vostri cari piu’ tempo loro avranno per accettare questa scelta e scoprire piu’ cose sul vostro viaggio e condividere con voi le loro idee sull’argomento.
E per quanto riguarda la questione giuridica della nascita del bambino partorito da una madre surrogata?
Prima di iniziare il programma medico tutti i suoi partecipanti (la clinica, la madre surrogata, la coppia infertile, la donatrice) firmano l’apposito contratto. Quest’ultimo riporta chiaramente tutti i diritti e obblighi delle parti. Dopo il parto la madre surrogata firma il rifiuto del bambino che viene vidimato dal notaio. Secondo il Codice della Famiglia ucraino, articolo 123, i genitori del bambino partorito da una madre surrogata sono le persone che hanno fornito il materiale biologico. Dopo la nascita del bambino la clinica effettua il test DNA per comprovare il legame di parentela fra i genitori e il bambino e lo allega a tutti i documenti uffciali. In seguito la coppia va all’Ufficio registrazione degli atti civili insieme ad un impiegato della clinica. Qui viene rilasciato il certificato di nascita che riporta i nomi dei genitori italiani. Dopo i documenti vengono trasmessi al Ministero della Giustizia dell’Ucraina per l’apposizione dell’apostille. Tutte queste tappe non richiedono molto tempo e le coppie italiane le passano facilmente. L’ultima tappa è l’Ambasciata dell’Italia in Ucraina. Gli impiegati dell’ambasciata trasmettono i documenti apostillati in Italia e rilasciano al bambino il nulla osta all’ingresso in Italia che ha la durata di 72 ore. Durante questo lasso temporale la famiglia italiana può lasciare tranquillamente il territorio ucraino insieme al neonato.
Avrò il diritto alla maternità?
Purtroppo i genitori che hanno fatto ricorso alla maternità surrogata non hanno gli stessi diritti alla maternità dei genitori che hanno partorito in modo naturale. Alcuni datori di lavoro concedono un congedo maternità retribuito ma questo non è regolamentato dalla legge e varia dall’azienda in azienda.
La legislazione europea non presenta le norme secondo le quali gli stati devono fornire alle donne che hanno fatto ricorso alla maternità surrogata il diritto alla maternità. Con la pratica della maternità surrogata sempre piu’ crescente diventa evidente che le donne che hanno usufruito dei servizi della madre surrogata hanno bisogno della maternità come ne hanno bisogno le donne diventate madri in modo naturale. Inoltre, anche se la donna non ha partorito da sola, ha bisogno di prendere cura del neonato fin dai primi giorni della sua vita. La prassi ha dimostrato che i genitori dei bambini “surrogati” non hanno bisogno del congedo prima del parto ma ne hanno bisogno dopo la nascita del figlio. Data la situazione, la Corte Europea dei diritti umani sta lottando per i diritti alla maternità retribuita anche per le coppie che fanno ricorso alla maternità surrogata. Nel caso in cui il datore di lavoro rifiuti di concedere un periodo di maternità quest’atto sarebbe considerato “una descriminazione degli impiegati”.