Maternità surrogata sui grandi schermi italiani!

Molto recentemente è uscito un nuovo film italiano intitolato «Nove Lune e Mezza». La
storia di una famiglia dove la donna ha compiuto un grande gesto di altruismo portando
avanti una gravidanza al posto di sua sorella infertile.
La trama del nuovo film italiano somiglia molto alla storia della vita di migliaia di coppie
italiane che non riescono a diventare genitori. In questo film molte coppie italiane
troveranno somiglianze con il loro problema personale.
Il film «Nove Lune e Mezza» racconta la storia di due sorelle di 40 anni, entrambe felici
con i propri compagni ma con una grande differenza fra di loro. Una delle sorelle si è
dedicata completamente alla carriera, non ha problemi di concepimento e parto ma si
astiene. Mentre la seconda sorella soffre di infertilità e nonostante la sua carriera
riuscita non fa che pensare alla famiglia e ad un’eventuale gravidanza. Purtroppo a
causa del fibroma il suo segno nel cassetto di avere figli non può realizzarsi.
Com’è noto al giorno d’oggi, una coppia su cinque al mondo non può concepire in modo
naturale. Questo problema globale ha interessato anche l’Italia. Sono sempre piu’
numerose le famiglie italiane che hanno bisogno dell’ausilio delle tecniche PMA vietate
in Italia.
La regista del film «Nove Lune e Mezza» ha deciso di mostrare nel film la realtà italiana.
La sorella sana si tormenta per il fatto che potrebbe partorire ma non vuole farlo e sua
sorella soffre del desiderio di avere figli ma non riesce a realizzarlo in nessun modo.
Entrambe decidono di unire le loro forze e la prima sorella diventa una madre surrogata.
Si sa che la maternità surrogata è illegale in Italia. Però la famiglia riesce a trovare un
ginecologo embrionologo che si mette a disposizione per aiutarle ed effettuare la
FIVET.
Anche nella vita reale molti italiani hanno bisogno di poter ricorrere a programmi come
la maternità surrogata. A causa del divieto di tale procedura in patria essi cercano
salvezza nella fuga all’estero. Le famiglie decidono spesso di recarsi in paesi
comunemente detti “arretrati” come l’Ucraina per poter diventare finalmente genitori.
Nonostante il divieto vigente in patria un grande numero di coppie italiane ha già fatto
ricorso ai programmi di maternità surrogata con successo all’estero. Oggi queste coppie
sono dei genitori felici tornati a casa coi loro figli neonati senza problemi. L’Ucraina, a
suo volta, ha organizzato bene il processo e tutte le tappe per effettuare i programmi di
maternità surrogata. E le cliniche di medicina riproduttiva come la BioTexCom con
l’aumento delle richieste ogni anno firmano sempre piu’ contratti per i programmi di
GPA (Gestazione Per Altri). Tutto il processo è legale, economico in confronto agli Stati
Uniti oppure altri paesi europei e non richiede sforzi eccessivi a livello del disbrigo delle
pratiche riguardanti il rimpatrio.
In conclusione bisogna dire che il film «Nove Lune e Mezza» è piuttosto provocante
considerando l’atteggiamento e le leggi italiane riguardo la prassi della maternità
surrogata. Al contempo è un film realistico in quanto svela la situazione corrente delle
famiglie infertili. Può darsi che sarà proprio questo film ad incoraggiare il Parlamento a
riflettere e revisionare ancora una volta la questione dell’attuazione delle tecniche PMA
per aiutare i propri cittadini a lottare contro l’infertilità.