Nel mondo la fertilità è calata del 50% rispetto agli anni ’60
E’ stato presentato a Roma il 18.10.18 da Aidos, presso la Sala Stampa Estera, il Rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2018 di Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione) sui diritti riproduttivi e la transizione demografica.
Negli ultimi 150 anni i tassi di fecondità sono diminuiti in quasi tutti gli Stati, attualmente la fertilità è globalmente inferiore di circa il 50% rispetto alla metà degli anni ’60. Da una situazione in cui in tutti i paesi del mondo si registravano tassi di fecondità di almeno cinque figli per donna, oggi nella maggioranza di quelli con almeno un milione di abitanti i tassi di fecondità sono al massimo di 2,5.
Il rapporto annuale rileva come le dimensioni della famiglia, grande o piccola che sia, sono interconnesse con i diritti riproduttivi, a loro volta collegati ad altri diritti: salute, istruzione, accesso al lavoro, libertà di fare le proprie scelte. Il rapporto fornisce una fotografia dei trend demografici globali, concentrandosi sulla parola “scelta” e dimostrando, dati alla mano, come in tutto il mondo e per motivi differenti, la possibilità di decidere del proprio futuro è spesso negata, in particolare a donne e ragazze, a causa delle disuguaglianze di genere.
Se da una parte ci sono, nei cosiddetti Paesi in Via di Sviluppo, circa 214 milioni di donne che sono a rischio di iniziare una gravidanza non desiderata, a causa della mancanza di accesso a servizi sanitari, a metodi moderni di contraccezione, o per fenomeni quali matrimoni e gravidanze precoci, dall’altra in paesi più sviluppati vi è un tasso di fertilità spesso inferiore a due nascite per donna, sovente per motivi economici, accesso al lavoro, reddito inferiore rispetto agli uomini, assenza di welfare. Senza infine tralasciare la violenza di genere, diffusissima in tutte le società, che rappresenta uno dei più grandi ostacoli al raggiungimento dell’uguaglianza di genere.
Il ruolo dell’Africa. Si prevede che l’Africa subsahariana, a causa della persistente elevata fertilità, contribuirà per più della metà alla crescita della popolazione mondiale prevista da oggi fino al 2050, il che vuol dire 1,3 miliardi sui 2,2 miliardi di persone in più nel mondo.
Il Rapporto, restituisce un quadro in cui non esiste un luogo, nel mondo odierno, in cui le persone siano totalmente e autonomamente in grado di realizzare i propri desideri in termini di fecondità e di diritti riproduttivi. In questo senso la libertà di scelta può cambiare il pianeta. Può migliorare rapidamente il benessere di donne e bambine, trasformare famiglie e comunità, accelerare lo sviluppo globale.
Fonte https://www.globalist.it/world/2018/10/18/nel-mondo-la-fertilita-e-calata-del-50-rispetto-agli-anni-60-2032427.html