Obesità e anoressia mettono a rischio il concepimento
M. è una mia cara amica. M. ha problemi con il cibo. M ha 36 anni, è alta 1 metro e 72 centimetri e pesa 49 chilogrammi. M, da anni, cerca di avere un bambino. Invano. Io ne soffro e per questo oggi vorrei parlare con voi del rapporto tra peso e pancione. No, non dei chili che bisogna mettere su (e quelli da evitare) durante la gravidanza ma del «giusto peso» richiesto dalla maternità. Il troppo, come il troppo poco, sono nemici della riproduzione. Perché? Semplice: nelle donne obese, così come in quelle anoressiche, l’infertilità è più frequente che in donne normopeso perché una dieta scorretta altera la produzione di ormoni stereoidei, quelli che ci fanno venire il ciclo regolarmente.
Le aspiranti madri obese hanno un ostacolo in più da superare: l’eccesso di grasso accumulato nel tessuto corporeo altera il corretto rapporto tra gli ormoni del sangue (gli estrogeni e gli androgeni). Ne conseguono amenorrea (cioè l’assenza di ciclo e dunque l’impossibilità a procreare) e ovaio policistico. Questa disfunzione ormonale è purtroppo tipica anche delle donne anoressiche: la mia amica M, per esempio, non era nemmeno in grado di sostenere i cicli di riproduzione assistita perché il suo calo ormonale non permetteva la creazione nemmeno di quella quantità minima di follicoli indispensabile per la fecondazione in vitro. Nulla. Senza dimenticare che M, ossessionata dal peso, si ‘massacrava’ con ore di sport, facendo subire al suo corpo un eccesso di attività fisica che è sempre sconsigliato se si vuole cercare di avere un bambino.
Soluzioni? Posto che nel caso dell’anoressia parliamo di malattie che vanno curate con personale medico e psicologico adeguato e che non possiamo generalizzare, nel caso di donne colpite da eccesso di magrezza o da obesità che desiderino presto un bambino il mio consiglio spassionato è: curate ciò che mettete nel piatto! Per far funzionare il nostro corpo, macchina straordinaria e alquanto efficiente, è fondamentale il giusto apporto di nutrienti specifici come la vitamina A ed E, molto importanti perché legate al funzionamento dell’apparato riproduttivo. Sì dunque a pesce, frutta, verdura, specie quella colorata, sì anche a legumi e carboidrati. E ricordiamoci che per diventare madre bisogna essere in forma: i bambini, fin da neonati, sono impegnativi!
Valentina Granatello