Perdite nel primo trimestre di gravidanza, come comportarsi
Trasparenti, marroncine, rosso scuro o rosso vivo: ecco come capire se le perdite nel primo trimestre di gravidanza segnalano che qualcosa non sta andando per il verso giusto, oppure se sono normali
Non c’è dubbio: le perdite vaginali in gravidanza sono una delle cose che più mette in allarme. A preoccupare di più sono quelle di colore rosso o marroncino, perché fanno pensare subito a una minaccia d’aborto, ma anche le altre non fanno stare tranquille. Che significato hanno? Quando bisogna andare al pronto soccorso e farsi visitare subito?
Le perdite trasparenti
In gravidanza è normale avere perdite più abbondanti, poiché per ragioni ormonali aumenta la secrezione vaginale. Le perdite fisiologiche sono trasparenti, acquose o appena filamentose, inodore e possono bagnare gli slip per tutti i nove mesi. Che fare? Nulla e rassegnarsi a cambiare spesso gli slip. No invece al salvaslip, che, impedendo la traspirazione, a lungo andare potrebbe favorire infezioni.
In gravidanza perdite trasparenti e acquose sono del tutto normali
Non serve lavarsi spesso, né utilizzare detergenti specifici: comunque, meglio evitare sostanze saponose e schiumogene che danneggiano il film lipidico che protegge la cute e le mucose vulvari. Ovviamente, no a lavande interne.
Se però le perdite sono più dense e maleodoranti o assumono un aspetto verdastro, giallastro o biancastro simile a ricotta o, ancora, avverti bruciore e prurito, rivolgiti al ginecologo che in caso di dubbio, ti prescriverà un tampone. Questo tipo di perdita potrebbe infatti dipendere da un’infezione vaginale che va curata tempestivamente, per evitare che i germi patogeni possano risalire dalla vagina fino all’utero aumentando per tutta la durata della gestazione il rischio di parto prematuro.
Perdite marroni o rosso scuro
Nel primo trimestre può capitare di trovare sugli slip lievi macchioline dal rosso scuro al marrone: a causarle possono essere le fluttuazioni ormonali, ma anche un rapporto sessuale o la stessa visita ginecologica, che potrebbero provocare la rottura di qualche capillare. Se si soffre di stitichezza, l’origine potrebbe essere una piccola ragade o un’emorroide.
Altre volte potrebbe trattarsi della cosiddetta ‘falsa mestruazione’, ossia lievi perdite all’incirca nei giorni in cui sarebbe dovuto arrivare il ciclo. In questo caso, si tratta in genere di perdite davvero molto lievi, che durano solo poche ore o al massimo un giorno. Leggi anche Perdite da impianto e differenza da inizio mestruazioni
Perdite rosso vivo
Diverso il caso in cui perdite siano più abbondanti e di colore rosso vivo, specie se si accompagnano a dolore pelvico, perché potrebbero effettivamente segnalare una minaccia d’aborto o una non completa adesione della placenta alla parete uterina. In questo caso, meglio rivolgersi al proprio medico o al pronto soccorso. Tenendo presente che purtroppo, se c’è stato un aborto, anche una rapida corsa al pronto soccorso non può cambiare l’esito della gravidanza.
In conclusione, le perdite di sangue sono piuttosto frequenti nel primo trimestre di gravidanza, ma non vanno trascurate. È vero che quando non si associano a dolore, nella maggior parte dei casi non hanno fortunatamente un significato negativo, tuttavia resta il fatto che nel primo trimestre la frequenza di aborto è pari a circa il 15% e le perdite di sangue ne sono un sintomo, spesso tardivo.
Fonte, http://www.nostrofiglio.it/gravidanza/settimane-1-13/perdite-gravidanza