STATUS DI CHI E’NATO DA MATERNITA’ SURROGATA: E’ SEMPRE NECESSARIO VALUTARE L’INTERESSE DEL MINORE
Il giudice chiamato a pronunciarsi sull’impugnazione del riconoscimento del figlio
naturale concepito mediante surrogazione di maternità è sempre tenuto a valutare
comparativamente l’interesse alla verità e l’interesse del minore.
È quanto si legge nella sentenza della Corte costituzionale n. 272, depositata oggi
(relatore Giuliano Amato), con la quale la Corte afferma che anche nell’azione
prevista dall’articolo 263 del Codice civile è ineludibile la valutazione comparativa
fra l’interesse alla verità e l’interesse del minore. Vi sono casi in cui tale valutazione
è fatta direttamente dalla legge (così è, ad esempio, per il disconoscimento del figlio
concepito da fecondazione eterologa); ve ne sono altri “in cui il legislatore impone,
all’opposto, l’imprescindibile presa d’atto della verità, con divieti come quello della
maternità surrogata. Ma l’interesse del minore non è per questo cancellato”.
Nel silenzio della legge, come nel caso in esame, la valutazione è dunque più
complessa della sola alternativa vero/falso. Tra le variabili di cui tener conto, “oltre
alla durata del rapporto con il minore e, quindi, alla condizione identitaria già
acquisita, oggi assumono particolare rilevanza le modalità del concepimento e della
gestazione” e la possibilità per il genitore sociale di stabilire, mediante l’adozione in
casi particolari, un legame giuridico che garantisca al minore un’adeguata tutela.
Nella valutazione comparativa rimessa al giudice rientra anche la considerazione
dell’elevato grado di disvalore che il nostro ordinamento riconnette alla surrogazione
di maternità, che “offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel
profondo le relazioni umane”.
Perciò la Corte ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale
sollevata dalla Corte d’appello di Milano sull’articolo 263 del Codice civile.
Roma, 18 dicembre 2017
Fonte: https://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_maternita.pdf