Nuovo successo per Crispi: la tecnica del taglia-incolla del Dna immortala l’inizio dello sviluppo dell’embrione
Un nuovo successo per la tecnica del taglia-incolla del Dna, la Crispi-Caso. Grazie a queste forbici molecolari, all’Istituto “Francis Crick” di Londra, i ricercatori coordinati da Kathy Niakan sono riusciti a ottenere l’istantanea più dettagliata dell’embrione nelle primissime fasi dello sviluppo, entro le prime due settimane.
Pubblicato sulla rivista Nature, il risultato ottenuto in collaborazione con l’Istituto Wellcome Trust, non solo ha permesso di individuare il ruolo di uno dei geni (Oct4) registi dello sviluppo embrionale, ma ha fornito la prova di principio di come l’editing genetico con Crispr-Cas9 sia efficace e rapido per studiare le primissime fasi dello sviluppo embrionale.
Coordinati da Kathy Niakan, i ricercatori hanno applicato la tecnica del taglia-incolla a embrioni umani in sovrannumero, ottenuti in interventi di fecondazione assistita e donati dalle coppie.
Per il genetista Edoardo Boncinelli, il risultato “apre una nuova era” e indica che “tutto quello che si è fatto finora accendendo e spegnendo geni e vedendo che cosa succede, adesso è possibile farlo più velocemente e con una maggiore precisione”. E aggiunge che “è facile immaginare che in futuro la nuova strada appena aperta sarà molto battuta: potremmo imparare cose che non abbiamo mai immaginato. Per esempio imparare a “indirizzare un processo in una direzione piuttosto che in un’altra” per ottenere, in futuro, organi in laboratorio”.
Il gene Oct4 descritto su Nature potrebbe essere, secondo Boncinelli, il primo di una serie. “È noto da 30anni, ma solo adesso sappiamo quanto sia importante per lo sviluppo e che se non funziona a dovere non si nasce”. Sono almeno venti i geni-registi che controllano lo sviluppo dell’embrione e il prossimo obiettivo della ricerca, ha concluso, “è conoscerli tutti”.