Rimedi per l’Infertilità
Il termine infertilità è un aggettivo usato per definire una scarsa efficacia nel concepimento. Questo problema può interessare uno solo dei due partner o entrambi.
Infertilità NON è sinonimo di sterilità. Quest’ultima è una condizione permanente, obbiettivamente diagnosticata e irreversibile (ad esempio per l’assenza dell’utero, per la presenza di anticorpi antispermatozoi ecc) che riguarda l’uomo, la donna o entrambi.
Si parla di infertilità quando la coppia non è in grado di concepire entro 12 mesi con rapporti regolari e senza l’utilizzo di anticoncezionali. Alcuni autori posticipano il limite fino a 24 mesi.
L’infertilità non è sempre giustificabile. Talvolta esistono dei fattori di interferenza che ostacolano il concepimento ma, nella maggior parte dei casi, la coppia e i medici non riescono a motivare questa difficoltà (potrebbe essere multifattoriale).
Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento dell’Infertilità; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
Cosa Fare
- Prima di considerare la presenza di eventuali patologie è necessario assicurarsi che:
- I rapporti sessuali siano regolari: per dire il vero, questo criterio è strettamente soggettivo. Non tutte le coppie hanno gli stessi ritmi; peraltro, questi possono cambiare notevolmente anche durante la storia della coppia stessa. Non esiste un limite da rispettare ma generalmente si è portati a credere che una frequenza accettabile rientri in un arco di tempo settimanale (almeno una volta alla settimana).
- Non vengano utilizzati contraccettivi: di qualunque genere possano essere. Questa precisazione è necessaria in quanto sia per la donna, sia per l’uomo, esiste la possibilità di utilizzare contraccettivi (più o meno sicuri) senza che il partner se ne accorga. Prima di iniziare i tentativi di concepimento è sempre meglio instaurare un dialogo per capire se si tratta di una scelta unanime.
Dando per scontati i presupposti basilari, al fine di aumentare le possibilità di concepimento è necessario:
- Avere rapporti nel periodo dell’ovulazione: questa dura circa 24 ore e non sempre è facilmente riconoscibile. I sistemi più consigliati sono:
- Calendario dell’ovulazione: in un ciclo regolare di 28 giorni il momento dell’ovulazione coincide con il 14° giorno. Questo parametro cambia in base alla durata media del ciclo.
- Rilevazione della temperatura basale: durante l’ovulazione della donna la temperatura è superiore di 0,2-0,5°C rispetto alla norma.
- Analisi del muco cervicale: la presenza di una “gelatina trasparente” nel collo dell’utero (scrutabile dalla vagina) indica il momento dell’ovulazione.
- Test di fertilità: consiste nel bagnare di urina una striscia apposita che reagisce alla concentrazione ormonale specifica indicando o meno l’attività di ovulazione.
- Altri sistemi meno semplici da eseguire sono:
- Esame della saliva: nel periodo fertile, osservando la salva al microscopio si può notare la presenza di un pattern a forma di felce (simili a cristalli) causato dalla presenza di ormoni specifici.
- Verifica della posizione del collo dell’utero: nel periodo fertile questo si alza, si allarga e assume una consistenza più morbida.
- Alcuni segni evidenti ma poco accurati sono anche: l’aumento del desiderio sessuale e l’incremento della tensione al seno.
- Avere rapporti anche due o tre giorni prima e due o tre giorni dopo il giorno dell’ovulazione.
- Mantenere alta la qualità dello sperma: questo si può ottenere eiaculando circa una volta al giorno:
- Astenersi per diversi giorni nel tentativo di “accumularne” il più possibile non è una scelta corretta poiché favorisce il ristagno del liquido seminale.
- E’ sconsigliabile anche eiaculare poco prima dei rapporti sessuali finalizzati al concepimento, in quanto lo sperma appena sintetizzato potrebbe contenere molti spermatozoi incompleti.
- Scegliere il sistema di gestione dei rapporti sessuali più adatto alla tendenza della coppia:
- Fare sesso in tutti i giorni fertili: è adatto alle coppie facilmente adattabili. E’ probabilmente il metodo più efficace. Richiede di poter rilevare con certezza il momento di fertilità ottimale.
- Fare sesso tutte le settimane: funziona soprattutto per le coppie molto “regolari” che faticano (per vari motivi) a cambiare le proprie abitudini. In questo modo si ha la garanzia di azzeccare almeno un giorno del periodo fertile. NB: Eiaculando una sola volta alla settimana la qualità dello sperma non è ottimale.
- Continuare ad avere rapporti per il piacere di farlo: molte coppie “si spompano” nel tentativo di concepire il prima possibile. Interessa soprattutto gli uomini; talvolta ne sono vittima anche le donne che non raggiungono l’orgasmo facilmente, in quando aumentando la frequenza di solito si riduce la durata dell’amplesso. Avviene quando i ritmi diventano talmente elevati da provocare noia e quasi avversione. Non dimentichiamo che le probabilità di rimanere incinta sono circa del 20% ogni mese e spesso la ricerca dura oltre sei mesi (talvolta un anno e non sono rarissimi i casi che sforano i due anni).
- Abbassare al minimo il livello di stress: vale per la coppia in genere ma si tratta di un accorgimento utile soprattutto alla donna. Non è un caso che molti concepimenti avvengano durante le vacanze e il risposo. Dopotutto, lo stress compromette l’asse ormonale che è direttamente coinvolto nella fertilità femminile.
- Dopo l’atto, potrebbe essere utile che la donna rimanga in posizione sdraiata e declinata (con uno spessore sotto l’anca).
- Nutrirsi in maniera adeguata: la riproduzione è un processo molto laborioso e dispendioso. L’organismo umano non sostiene efficacemente i processi di fecondazione e gravidanza in stato di malnutrizione. Non deve mancare alcun nutriente e sono particolarmente importanti: certe vitamine, acidi grassi e amminoacidi essenziali.
- Peso e Indice di Massa Corporea (IMC o BMI) Normale: vale soprattutto per le femmine, ma i maschi non sono totalmente immuni:
- L’organismo di una donna in sottopeso (IMC <18,5) può interrompere l’ovulazione a causa dell’amenorrea. Una femmina priva di ciclo mestruale può essere normalmente fertile ma le probabilità sono decisamente più ridotte.
- Lo stesso vale per l’obesità. Questa condizione si correla a diabete mellito tipo 2 e all’ovaio policistico (patologia in grado di ridurre la fertilità). Non si tratta di condizioni che riducono la fertilità in breve tempo ma è consigliabile intervenire a scopo preventivo per evitare che si manifesti l’ovaio policistico.
- Praticare attività fisica: è dimostrato che uno stile di vita attivo previene l’infertilità ma il meccanismo non è chiaro. Probabilmente dipende dal fatto che gli sportivi seguono globalmente uno stile di vita più sano. Di certo l’attività sportiva facilita la circolazione del sangue e l’ossigenazione dei tessuti.
- Se possibile, cercare il concepimento a un’età adeguata: la vecchiaia diminuisce progressivamente la possibilità di concepimento e aumenta quella di complicazioni.
- Prevenire e curare le malattie sessualmente trasmissibili: vale per l’uomo e per la donna. Entrambi possono rimanere danneggiati (anche permanentemente) a causa delle infezioni genitali.
Nel caso in cui tutto questo non basti a garantire la fertilità (dopo un anno o due dall’inizio dei tentativi), diventa necessario:
- Per lei, effettuare un controllo ginecologico con l’obbiettivo di ricercare:
- Fattori ovarici limitanti: compromettono l’ovulazione. Sono dovuti ad alterazioni ormonali: sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), anovulazione, insufficienza ovarica, menopausa precoce.
- Fattori uterini: più coinvolti nell’infertilità piuttosto che nella sterilità. Implicano delle alterazioni anatomiche dell’utero, come le malformazioni congenite o acquisite, responsabili anche di aborti ripetuti.
- Fattori tubarici: anomalie che ostacolano l’incontro ovulo-spermatozoo. Sono: assenza, impermeabilità o ostruzione, salpingite.
- Fattori cervicali: alterazioni anatomiche o funzionali che interferiscono con il flusso degli spermatozoi. Sono impermeabilità e chirurgia previa.
- Per lui, effettuare un controllo dall’andrologo con l’obbiettivo di ricercare:
- Fattori genetici: associati direttamente o indirettamente ad anomalie dello sperma: fibrosi cistica, sindrome di Klinefelter ecc.
- Fattori anatomici: implica ostruzioni dei condotti di passaggio dello sperma e varici. Possono essere congenite o acquisite.
- Fattori ambientali: tabagismo, alcol, droghe ecc.
- Altro: come malattia virale da parotite (orecchioni), disfunzioni ormonali ecc.
NB: L’analisi più utilizzata è lo spermiogramma, che valuta: volume sperma, numero spermatozoi, concentrazione spermatozoi, motilità totale, motilità progressiva, vitalità, morfologia, pH sperma, leucociti, MAR test.
- Infertilità di coppia:
- Combinazioni di più fattori.
- Fattori immunologici e/o genetici: quando entrambi i soggetti sono perfettamente sani, l’infertilità può essere dovuta all’incompatibilità immunologica (anticorpi sulla superficie degli spermatozoi e del muco cervicale femminile) o genetica.
Se la causa di infertilità è reversibile:
- Sfruttare i trattamenti medici che possono risolvere i problema specifico.
- Dedicarsi sporadicamente o comunque in maniera insufficiente ai rapporti sessuali.
- Utilizzare contraccettivi.
- Tentare il concepimento soprattutto nel periodo lontano dall’ovulazione.
- Tentare il concepimento solo nel giorno in cui ipoteticamente si manifesta l’ovulazione.
- Affidarsi con troppa fiducia ai sistemi di calcolo dell’ovulazione.
- Eiaculare con scarsa frequenza (ad esempio, solo una volta alla settimana).
- Eiaculare poco prima del tentativo di concepimento.
- Perdere interesse nei confronti dell’attività sessuale e praticare il concepimento in maniera forzata.
- Oltrepassare il limite di sopportazione e interrompere i tentativi per l’impegno eccessivo.
- Mantenere alto il livello di stress generale.
- Avere carenze nutrizionali: generalizzate o specifiche.
- Essere o diventare in sottopeso.
- Essere o diventare in sovrappeso.
- Essere sedentari e condurre uno stile di vita irregolare.
- Eccedere con l’attività fisica: per le donne questo incide sul bilancio della massa corporea e sull’equilibrio ormonale.
- Per gli uomini, alcuni ipotizzano che il ciclismo prolungato (livelli agonistici) possa compromettere la salute della prostata; si tratta di un’ipotesi ancora non dimostrata scientificamente.
- Fumare: la nicotina e altre sostanze contenute nel tabacco e nella carta compromettono la salute degli spermatozoi; in particolare danneggiano il DNA e riducono la mobilità.
- Abusare di alcolici: la correlazione all’infertilità è meno chiara rispetto al tabagismo. Tuttavia, considerando che si tratta di un vizio nocivo (comunque da interrompere in gravidanza), è consigliabile smettere prima del concepimento. L’alcol etilico è una molecola tossica per tutti i tessuti e le gonadi non fanno eccezione.
- Tentare il concepimento in età avanzata.
- Contrarre o non curare adeguatamente le malattie veneree sessualmente trasmissibili (soprattutto batteriche).
- Dopo un anno o due dall’inizio dei tentativi, nel rispetto di quando suggerito nel capitolo precedente, NON rivolgersi al medico per un iter diagnostico (per lui e per lei) alla ricerca di patologie o fattori limitanti.
- Con la consapevolezza di essere infertili a causa di patologie o fattori limitanti reversibili, NON sfruttare i trattamenti medici specifici.
Cosa Mangiare
- In caso di obesità, è consigliabile ridurre il peso. Per dimagrire è sufficiente diminuire l’apporto calorico del 30% circa lasciando invariata la ripartizione (equilibrata); si consiglia una percentuale di grassi del 25% e la scelta di alimenti che non sollecitano l’impennata insulinica.
- In caso di sottopeso, è consigliabile aumentare la massa totale dell’organismo. Ciò riguarda soprattutto le donne. Per aumentare di massa è sufficiente ampliare l’apporto calorico del 10% circa, lasciando invariata la ripartizione (equilibrata); si consiglia una percentuale di grassi del 30% rispetto alle calorie totali.
- Alimenti ricchi di omega 3: acido eicosapentaenoico (EPA), docosaesaenoico (DHA) e alfa linolenico (ALA). Oltre a esercitare un ruolo antinfiammatorio, sembrano direttamente correlati a una buona composizione dello sperma e la salute dell’ovulo. I primi due sono biologicamente molto attivi e si trovano prevalentemente in: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, alletterato, ventresca di tonno, aguglia, alghe, krill ecc. Il terzo è meno attivo ma costituisce un precursore di EPA; è contenuto principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di origine vegetale o negli oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uvaecc.
- Alimenti ricchi di antiossidanti: combattendo efficacemente lo stress ossidativo dell’intero organismo, è possibile migliorare anche la composizione dello sperma e la salute dell’ovulo.
- Vitaminici: le vitamine antiossidanti sono i carotenoidi (provitamina A), la vitamina C e la vitamina E. I carotenoidi sono contenuti negli ortaggi e nei frutti rossi o arancioni (albicocche, peperone, melone, pesche, carote, zucca, pomodori ecc); sono presenti anche nei crostacei e nel latte. La vitamina C è tipica della frutta acidula e di alcune verdure (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga, pomodori, cavoli ecc). La vitamina E è reperibile nella porzione lipidica di molti semi e relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo, kiwi, vinaccioli ecc).
- La vitamina C e la vitamina E sembrano avere un effetto positivo (indipendente dalla capacità antiossidante) sulla composizione dello sperma e sulla salute (quindi anche sulla ricettività) dell’ovulo.
- Salini: i minerali antiossidanti sono zinco e selenio. Il primo è contenuto soprattutto in: fegato, carne, latte e derivati, alcuni molluschi bivalvi (soprattutto ostriche). Il secondo è contenuto soprattutto in: carne, prodotti della pesca, tuorlo d’uovo, latte e derivati, alimenti arricchiti (patate ecc).
- Polifenolici: si dividono in fenoli semplici, flavonoidi, tannini. Ne sono ricchissimi: ortaggi (cipolla, aglio, agrumi, ciliegie ecc), frutta e relativi semi (melograno, uva, frutti di bosco ecc), vino, semi oleosi, caffè, tè, cacao, leguminose e cereali integrali ecc.
- Vitaminici: le vitamine antiossidanti sono i carotenoidi (provitamina A), la vitamina C e la vitamina E. I carotenoidi sono contenuti negli ortaggi e nei frutti rossi o arancioni (albicocche, peperone, melone, pesche, carote, zucca, pomodori ecc); sono presenti anche nei crostacei e nel latte. La vitamina C è tipica della frutta acidula e di alcune verdure (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga, pomodori, cavoli ecc). La vitamina E è reperibile nella porzione lipidica di molti semi e relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo, kiwi, vinaccioli ecc).
- Alimenti ricchi di vitamina D: svolge un ruolo determinante nella sintesi degli ormoni steroidei e dei prodotti delle gonadi (maschili e femminili). Ne sono ricchi: tuorlo d’uovo, prodotti della pesca, fegato di merluzzo ecc.
Cosa NON Mangiare
- Grassi cattivi: sono contenuti in margarine e oli idrogenati. Questi vengono utilizzati come ingredienti in: fast food (patatine fritte, hamburger ecc), snack salati (pop corn, patatine in busta, nachos ecc.), snack dolci (cioccolatini, barrette, merendine ecc) e prodotti da fornoconfezionati (focacce, crostini, croissant ecc).
- Alimenti che favoriscono l’obesità: è consigliabile eliminare tutti i cibi e le bevande spazzatura, in particolare fast food, snack dolci o salati e bevande dolci e alcoliche. E’ anche necessario ridurre la frequenza di consumo e le porzioni di: pasta, pane, pizza, patate, derivati, formaggi grassi, carni e pesci grassi, salumi, insaccati, dolciumi ecc.
Cure e Rimedi Naturali
- Integratori: sono utili tutti gli integratori alimentari che contengono le molecole citate nel paragrafo “Cosa mangiare”:
- Omega 3.
- Antiossidanti (vitaminici, salini, polifenolici).
- Si consiglia di enfatizzare soprattutto l’apporto di vitamina E e vitamina C.
- Vitamina D.
- E’ stato ipotizzato un ruolo benefico anche di magnesio e carnitina, ma le evidenze scientifiche sono vacillanti.
- Erboristeria:
- Maca peruviana: è una radice simile al Ginseng. Può essere mangiata o utilizzata in estratto purificato. Sembra aumentare la produzione di sperma e la mobilità degli spermatozoi.
- Medicina Aiurvedica:
- Mucuna pruriens: è una leguminosa. Si dice che i suoi semi vantino diverse caratteristiche terapeutiche; tra queste, anche un aumento della fertilità.
Cure Farmacologiche
Raggruppare tutti i farmaci in un unico paragrafo è molto complicato, in quanto le cause di infertilità sono numerose e richiedono trattamenti diversi. Di seguito riporteremo solo quelli più utilizzati:
- Farmaci per la stimolazione ovarica e testicolare: si tratta di ormoni o derivati da assumere per via orale o intramuscolare (GONAL-F a base di ormone follicolo stimolante, GONASI e Pregnyl a base si gonadotropina corionica, LUVERIS a base di ormone luteinizzante, MENOGON a base di Menotropina ecc). L’efficacia varia a seconda della causa di infertilità. Nella donna possono avere effetti collaterali significativi come gravidanze multiple e disordini gastrointestinali.
Prevenzione
- Per la donna, effettuare un controllo ginecologico periodico.
- Verificare il ritmo del ciclo mestruale nella femmina.
- Evitare le malattie sessualmente trasmissibili.
- Evitare il sottopeso e l’amenorrea femminile.
- Evitare l’obesità, il diabete mellito tipo 2 e l’ovaio policistico nella donna.
- Mangiare in maniera adeguata ed equilibrata.
- Se presente, curare il varicocele o il tumore ai testicoli nell’uomo.
- Non ritardare i tentativi di concepimento fino all’età avanzata (oltre i 35 anni).
- Non bere, non fumare e non assumere stupefacenti.
- Ridurre o evitare lo stress.
- Alcuni suggeriscono di evitare il cellulare nella tasca dei pantaloni; le radiazioni possono compromettere la fertilità.
Trattamenti Medici
Per l’infertilità o la sterilità provocate da fattori anatomici è possibile eseguire:
- Intervento chirurgico:
- Nell’uomo sono frequenti: rimozione delle varici ai testicoli (varicocele).
- Nella donna: rimozione di polipi uterini, fibromi sottomucosi, aderenze alla cavità uterina, cisti ovariche, endometriti ecc.
- Riproduzione assistita. Le tecniche più conosciute e utilizzate sono:
- Inseminazione artificiale: consiste nel depositare il seme maschile all’interno dell’utero della donna con l’utilizzo di una canula dentro l’orifizio cervicale.
- Fecondazione in vitro: si basa sul prelievo di un ovocita per via vaginale e sulla successiva fecondazione in laboratorio con uno spermatozoo isolato dallo sperma.
- Trasferimento intratubarico dei gameti: consiste nel prelievo in laparoscopia degli ovociti, nella selezione di quelli maturi e nel trasferimento in una canula contenente il liquido seminale del maschio. Il tutto viene poi immesso all’interno di una tuba per rilasciarne il contenuto.
- Intracistoplasmatica di spermatozoi: simile alla fecondazione in vitro ma in questo caso lo spermatozoo viene iniettato direttamente nell’ovulo.
- Fonte: http://www.my-personaltrainer.it/rimedi/infertilita.html