Fecondazione in vitro: il prelievo degli spermatozoi dai testicoli

Quando il partner maschile risulti sterile (leggi: le analisi preliminari per l’uomo), ovvero non abbia spermatozoi nello sperma oppure ne abbia pochissimi e di scarsa qualità, è possibile ricorrere a un prelievo dai testicoli o dai canali seminali per procedere a una fecondazione in vitro, uno dei tipi di procreazione medicalmente assistita a disposizione delle coppie con problemi di fertilità. L’assenza di spermatozoi nello sperma può essere dovuta a un’ostruzione dei canali seminali (azoospermia ostruttiva) oppure a un difetto della produzione degli spermatozoi all’interno dei testicoli (azoospermia secretoria). Ecco come funziona il prelievo, spiegato da Luciana De Lauretis (puoi chiederle un consulto), direttore del Centro Fertilità dell’Istituto Clinico Città Studi di Milano.

TESA, PESA E TESE. In caso di azoospermia ostruttiva è possibile ricorrere a un’aspirazione di spermatozoi dal testicolo (Tesa, Testicular sperm aspiration) o dall’epididimo, cioè la prima porzione del canale seminale (Pesa, Percutaneous epididymal sperm aspiration). In alternativa a queste procedure ambulatoriali è possibile ricorrere alla Tese (Testicular sperm extraction). Si tratta di un piccolo intervento in anestesia locale della durata di cinque-dieci minuti, che consente di recuperare un gran numero di spermatozoi e quindi di crioconservarli per eventuali altri cicli Icsi. Nelle azoospermie ostruttive i prelievi garantiscono il 100% di successo. Quando l’azoospermia è di natura secretoria è indicato il ricorso alla Tese, che garantisce le maggiori probabilità di recuperare spermatozoi (50% dei casi).

LA FECONDAZIONE IN VITRO. Gli spermatozoi o gli spermatidi recuperati saranno usati per una fecondazione in vitro, quasi sempre una Icsi. Dunque la partner femminile dovrà sottoporsi a un ciclo di Pma (leggi: analisi preliminari – soppressione – stimolazione – pick-up) e bisognerà sincronizzare il prelievo degli spermatozoi con il pick-up degli ovociti.

L’INTERVENTO CHIRURGICO. Il prelievo degli spermatozoi comporta un vero e proprio intervento chirurgico che raramente si può eseguire in contemporanea al prelievo degli ovociti. Molti centri preferiscono prelevare gli spermatozoi prima che la donna inizi la stimolazione ormonale, per evitare di sottoporla inutilmente al trattamento. In questo caso gli spermatozoi recuperati (o il tessuto prelevato con la biopsia) vengono congelati per essere scongelati al momento della fecondazione. Poiché però la procedura di congelamento/scongelamento può danneggiare i pochi spermatozoi recuperati, e dunque può succedere che al momento della fecondazione non ci siano spermatozoi disponibili, alcuni centri di procreazione medicalmente assistita preferiscono sottoporre prima la donna a stimolazione dell’ovulazione e pick-up e congelare gli ovociti, per poi fecondarli in un momento successivo.

http://www.ok-salute.it/diagnosi-e-cure/13_a_spermatozoi-prelievo.shtml