Perché gli italiani scelgono l’Ucraina e non l’Italia come meta per effettuare l’ovodonazione?

La Repubblica Italiana è piuttosto conservativa nell’attuazione delle tecnologie riproduttive moderne sul suo territorio. Ciònonostante nel 2014 il governo italiano ha approvato la legge secondo cui era possibile donare gli ovuli. La FIVET con l’uso di ovuli donati è una soluzione ideale per le donne infertili che non possono concepire ma possono portare avanti la gravidanza. Inoltre, sussistono molti casi in cui la donna che supera una certa età riesce a concepire, portare in grembo e partorire un figlio sano grazie alla procedura FIVET e ovuli donati.

Gli ovuli donati vengono prelevati ad una donna in ottima salute fisica e mentale e in seguito vengono fecondati dal liquido seminale del marito della donna infertile; dopo alcuni giorni dalla fecondazione un embrione viene trasferito direttamente nell’utero della paziente infertile.  Nonostante questa procedura sia molto richiesta (secondo le statistiche una coppia su 5 al mondo è infertile) molti stati europei e del mondo proibiscono l’attuazione dei programmi medici di maternità surrogata e ovodonazione. Il campo medico in questione è in costante sviluppo e gode un’alta popolarità per cui alcuni paesi adesso iniziano a rivedere il loro atteggiamento legislativo nei confronti di questa questione. Anche il governo italiano ha votato per togliere il divieto di attuazione delle procedura di ovodonazione sul territorio italiano.

Di conseguenza, tutte le italiane all’età non superiore ai 29 anni possono donare i loro ovuli per aiutare le famiglie infertili a scoprire la felicità di essere genitori. Però la faccenda non è così semplice quanto possa sembrare. Nonostrante abbiano concesso la donazione è sorta la questione di mancanza di ovociti.

La donazione di ovuli è una pratica volontaria in Italia. Ciò vuol dire che le donatrici non ottengono nessuna ricompensa finanziaria per il loro materiale biologico donato. Di conseguenza, sono davvero poche le ragazze che sono d’accordo di rischiare gratuitamente la loro salute per dare gli ovuli a delle persone estranee. Per una grave carenza di gameti femminili abbinata ad un’alta richiesta interna, le cliniche italiane sono costrette a comprarli negli altri paesi. Così, ad esempio, molti stati comprano gli ovociti donati in Ucraina per effettuare le FIVET con ovuli congelati in casa loro. L’Italia non fa eccezione.

Sono molti gli stranieri che si dirigono in Ucraina pur avendo la possibilità di fare l’ovodonazione in patria. L’interesse verso le cliniche estere è dovuto in primis ai tassi di successo che le stesse dimostrano usando solo il materiale biologico fresco e non congelato (non sottoposto alla crioconservazione). I gameti femminili sono abbstanza grandi e contengono acqua. Per cui durante il congelamento si formano dei cristalli che possono rovinare l’integrità delle cellule. Di conseguenza a causa della rovina dell’omeostasi cellulare la maggior parte del materiale biologico crioconservato non può piu’ essere usata per la fecondazione. Inoltre possono esserci i diffetti delle cellule che non sono visibile durante il transfer. Una deformazione del genere e i diffetti del materiale genetico può incidere gravemente sullo stato di salute del bambino in futuro. Il preside della società di medicina riproduttiva americana afferma: ”Nonostante l’accurata analisi della lettaratura dimostra che la crioconservazione è un metodo efficace per le donne che ne hanno bisogno per motivi medici noi, medici, lo sconsigliamo come un modo per pianificare una futura gravidanza sicura”.

Sono molti gli italiani che vanno in Ucraina per effettuare un programma FIVET. Ad esempio, solo il centro medico BioTexCom accoglie circa 600 coppie infertili italiane all’anno. Visto ciò il governo italiano cerca di “favorire” in ogni modo la fertilità delle donne locali e apportare un contributo nel campo di medicina riproduttiva moderna.

Una delle ultime iniziative è il programma della crioconservazione sociale di ovuli (social egg freezing). Questo vuol dire che le italiane possono congelare i propri ovociti sani all’età giovane per avere possibilità di effettuare una FIVET in futuro usando i loro ovuli di buona qualità. Se una cittadina italiana si è scontrata con la diagnosi di infertilità e non ha a disposizone i propri ovuli, lei può ricorrere all’aiuto dei parenti. Gametes crossing ossia l’incrocio di gameti donati consiste nella donazione di ovuli volontaria alla donna infertile da parte di una sua parente. Quindi, ad esempio, la sorella può donare i suoi gameti femminili ad una parente infertile per una FIVET. Se, invece, non ci sono a disposizione né ovuli congelati né quelli parentali, la donna può ricorrere al programma dell’uso comune di ovuli ossia egg sharing. Quest’ultimo è il materiale biologico rimasto dopo una FIVET. Quando una donna fa la fecondazione in vitro con ovuli donati e dopo la procedura rimangono gli ovuli non usati, lei può donarli gratuitamente ad un’altra donna infertile.

L’Italia offre un certo aiuto alle donne infertili italiane. Ma comunque sia, la maggior parte delle stesse decidono di andare fuori i confini nazionali alla ricerca di una madre surrogata oppure ovodonazione. Secondo la statistica ufficiosa, la delle cliniche ucraine di medicina riproduttiva che gode la maggiore popolarità fra i clienti stranieri accoglie piu’ di 30 coppie infertili italiane ogni mese che effettuano i programmi di maternità surrogata e ovodonazione. Il costo di queste procedure è significativamente piu’ basso rispetto, ad esempio, alla vicina all’Italia Spagna, la garanzia dell’esito positivo è 100% e i tassi di successo sono altissimi. Dunque, mentre l’Italia e altri paesi europei impongono i limiti sempre piu’ stretti all’uso delle tecniche di fecondazione assistita, altri paesi come l’Austria, la Svizzera, la Spagna, l’Ucraina godono il successo e sviluppano attivamente il turismo medico.

Nonostante l’Ucraina venga considerata un paese del terzo mondo gli alti tassi di successo che vengono dimostrati dalle cliniche locali fanno sì che questo paese sale in cima della lista delle migliri destinazioni per il turismo medico. Tutto grazie al fatto che i dottori usano solo gli ovuli freschi. Il centro di medicina riproduttiva BioTexCom fa diventare i sogni delle migliaia di coppie infertlili la realtà. Tutti loro si recano in Ucraina e ottengono il risultato desiderato con il minimo dei tentativi FIVET. “I gameti freschi è la nostra garanzia di successo” – affermano i dottori del centro. Un embriologo della clinica di  medicina riproduttiva BioTexCom racconta: “Nelle mie mani ci sono le vite dei futuri bimbi e la felicità dei loro genitori”. E lo ricordo sempre. Ogni volta prima di fare un embrione io realizzo che in quel momento dipende da me il destino e il benessere delle determinate persone. Da noi arrivano le persone da tutto il mondo, viene la gente che ha già sofferto abbastanza e che si dispera di avere figli. Il mio lavoro in laboratorio è un lavoro da artista, io creo: seleziono solo gli ovuli e spermatozoi piu’ sani. Noi lavoriamo solo col materiale biologico fresco e questo è già la metà del risultato positivo”.