Utero in affitto: cosa vuol dire

Utero in affitto: cosa vuol dire esattamente. E’ la domanda più frequente tra coloro che desiderano procreare quando la natura mette qualche bastone tra le ruote. Intanto è bene sapere che questa pratica in Italia è assolutamente vietata dall’ordinamento giuridico, tuttavia ha acceso notevoli dibattiti etici e religiosi.

Scopri come fare:

  1. Mamma surrogata. L’utero in affitto è funzionale per quelle donne in grado di concepire, ma non in grado di portare a termine la gravidanza per vari motivi. L’ovulo fecondato viene allora impiantato nell’utero di un’altra donna che svolgerà il ruolo di incubatrice umana fino al parto. Per ovvi motivi questa pratica è molto utilizzata dalle coppie gay per realizzare il loro sogno di paternità.
  2. Benessere del bambino. Non ci sono problemi di salute per il nascituro, in quanto l’impianto dell’ovulo fecondato costituisce una pratica medica largamente diffusa e utilizzata anche nelle coppie che hanno problemi di fecondazione.
  3. Contratto tra mamma surrogato e genitori biologici e/o adottivi del bambino  Questo è il problema principale che si presta a notevoli dibattiti di natura etica e religiosa  Approfondimento. E’ difficile sostenere che la donna partoriente non possa vantare alcun diritto o provare alcun sentimento verso il nuovo nato, tuttavia i rapporti che intercorrono tra i genitori biologici e/o adottivi e la mamma surrogato sono puramente di natura contrattuale  La donna “incubatrice” si impegna a portare avanti la gravidanza in modo salutare in cambio di un corrispettivo in denaro  Una volta partorito, la donna rinuncia completamente a qualsiasi diritto o pretesa, si impegna a non manifestare affettivamente i propri sentimenti e a non cercare il bambino  Dall’altra parte i genitori committenti sono disposti a versare contributi danarosi, ad accudire la gravida e a provvedere a tutte le sue necessità  In alcuni stati degli USA questa pratica è legalmente riconosciuta  Le madri che accettano il ruolo di incubatrici sono spesso donne provenienti da ceti bassissimi.
  4. Problemi etici. L’utero in affitto costituisce un problema morale per molti paesi, in quanto viene considerata inaccettabile l’idea di pagare un processo procreativo e biologico come la gravidanza. E’ anche vero che le persone, provenienti dai paesi in cui questo è vietato, disponendo delle risorse economiche necessarie, procedono ad aggirare la norma tramite il cosiddetto “turismo medico”. A questi aspiranti genitori è stato obiettato di ricorrere all’adozione, anzichè all’utero in affitto, ma è anche vero che adottare un bambino non è sempre così immediato e facile (pensiamo ai genitori single, agli omosessuali, alle coppie molto mature). L’utero in affitto consente di avere un figlio neonato, che puo’ avere anche il materiale biologico dei genitori committenti, per questi motivi è difficile che la pratica possa essere sradicata da chi vi si oppone con fermezza.

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